A SPASSO NELLA STORIA Testo teatrale in musica per bambini di Oreste De Santis - A SPASSO NELLA STORIA Testo teatrale in musica di Oreste De Santis

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A SPASSO NELLA STORIA Testo teatrale in musica per bambini di Oreste De Santis


A SPASSO NELLA STORIA
Farsa teatrale e musicale per ragazzi di Oreste De Santis
***
Trama - Una vista al museo diventa una lezione divertente di storia con qualche sorpresa. 
 
SCENA – AULA SCOLASTICA – MUSEO  - ( per la scena del Museo garantire almeno  due uscite)
 
MUSICHE -  Per questo testo sono state usate canzoni famose facilmente trovabili sul web o in negozi musicali,  a cui ho cambiato il testo mantenendo la stessa metrica musicale.
 
N.B. Se si ha l’esigenza di far partecipare più bambini i 6/8 alunni della 2 scena possono essere anche diversi di quelli della 1 scena.  Se invece i bambini sono pochi si puo’ saltare la 1 scena e partire direttamente  dalla  prima canzone e seguire con la 2 scena.   
 
Personaggi 1 scena – 6/10 alunni/e – Maestro/a Tot. da 7 a 11
 
Personaggi 2 scena -  6/10 alunni – Custode -10 statue – Qui Shi Huang - Serse – Leonida – 2 Spartani –  Maestra – Tot. da 23 a 27 -

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ESTRATTO DALLA II SCENA  - I Ragazzi visitano il Museo
 
MAESTRA/ BRAVISSIMI RAGAZZI, VI RICORDATE TUTTO, ADESSO PERO’ DITEMI UNA COSA,  PRIMA  DELL’EMERGERE DI BABILONIA E DI HAMMURABI LA  MESOPOTANIA  AVEVA GIA’ UNA LUNGA STORIA , VI RICORDATE QUALE POPOLO  CI VIVEVA?
 
LO SO IO, MAESTRA C’ERANO I SUMERI
 
SI, SI I SUMERI  LA CIVILTA’ SUMERA VIVEVA DAL 3500 a.C.
 
MAESTRA I SUMERI HANNO INVENTATO UN SACCO DI COSE IMPORTANTI
 
QUESTO  ME LO RICORDO PURE IO, HANNO INVENTATO LA RUOTA E LA SCRITTURA CUINEIFORME,
 
SI MA PURE LA VELA , L’OROLOGIO E IL CALENDARIO, ED ERANO DEGLI OTTIMI ASTRONOMI

BRAVI, AVETE STUDIATO BENE, ADESSO CONTINUIAMO LA VISITA, FORZA ANDIAMO NELL’ALTRA STANZA , ALL’EPOCA DEI ROMANI, FACCIAMO PRESTO CHE E’ ABBASTANZA LONTANA

SI, SI I ROMANI MI PIACCIONO, ( i bambini escono, le statue del museo cambiano  - stacchetto musicale)

NEFERTITI,  GIULIO CESARE, PROCOLO
la statua di  Nefertiti inginocchiata in modo da apparire come se non avesse i piedi )
 
CESARE/( a Procolo) SENTI ,  MA TU LO SAI QUA DOVE STIAMO?
 
PROCOLO/ E CERTO CHE LO SO , STIAMO IN UN MUSEO
 
CESARE/ E CHE CI FACCIAMO QUA ?
 
PROCOLO/ COME CHE CI FACCIAMO …. TU SEI STATO UN GRANDE CONDOTTIERO ROMANO,  TU SEI GIULIO CESARE PERCIO STAI QUA
 
CESARE/ AH SI , NON ME LO RICORDO , INVECE TU COSA SEI STATO ?
 
PROCOLO/ IO SONO PROCOLO  E SONO  STATO IL TUO UMILE SERVO 
 
CESARE/ E COME SAREBBE? ANCHE I SERVI  STANNO NEI  MUSEI?
 
PROCOLO/  LA  MIA  FEDELTA’ E’ STATA PREMIATA 
 
CESARE / PROCOLO VISTO CHE SAI TUTTO , MA QUESTA TIPA ALLA MIA DESTRA  CHE STA SEMPRE ZITTA CHI E’?
 
PROCOLO / E’ NEFERTITI  LA REGINA DEGLI EGIZI AL TEMPO DEI  FARAOINI
 
CESARE/ E CHE C’ENTRA CON NOI CHE SIAMO ROMANI?
 
PROCOLO / HAI RAGIONE CESARE,   QUESTO PERO’ NON LO SO, MA SE TI DEVO DIRE LA VERITA’ ,  NON MI DISPIACE…
 
CESARE/  TIENE SEMPRE LA FACCIA TRISTE E  NON PARLA  MAI , MA PROPRIO VICINO A ME LA DOVEVANO  METTERE….
 
PROCOLO / E’ STATA UNA REGINA  EGIZIA DELLA XVIII DINASTIA , E NON E’ SORDA, SENTE TUTTO
 
CESARE/ E CHE HA FATTO DI IMPORTANTE?
 
PROCOLO / ERA LA SPOSA REALE DEL FARAONE AKHENATON, TUTTI E DUE VOLEVANO IMPORRE AGLI EGIZI  IL CULTO DELL'UNICO DIO ATON, IL DISCO SOLARE

CESARE/ SENTI NON LO SO SE E’ SORDA , MA MUTA  LO E’ SICURAMENTE, PERCHE’ NON PARLA  MAI
 
NEFERTITI/ PARLO,  PARLO, SE VOGLIO PARLO, MA NON PER DIRE LE  SCIOCCHEZZE CHE DITE VOI DUE , MISERI  ROMANI …, IO QUANDO PARLO LO FACCIO SOLO  PER DIRE COSE SENSATE, IO SONO UNA REGINA
 
PROCOLO / CESARE HA PARLATO , HAI SENTITO?
 
CESARE / ERA MEGLIO SE STAVA ZITTA…
 
PROCOLO / FORSE HAI RAGIONE
 
CESARE/  INTANTO  MIA CARA REGINA NEFERTITI  , IO TENGO IL SERVO E TU NO, COME MAI?
 
NEFERTITI/ CAPIRAI…  UN SOLO  MISERO SERVO  COSA VUOI CHE SIA…..
 
PROCOLO/  REGINA MEGLIO UN SERVO  MISERO CHE  NIENTE
 
NEFERTITI/ IO NE  AVEVO MIGLIAIA  DI SERVI  SE E’ PER QUESTO ….   
 
CESARE / AH SI, MIGLIAIA, NE AVEVA MIGLIAIA,  E  DOVE STANNO ?
 
NEFERTITI/ MA CERTO MIGLIAIA, E STAVANO TUTTI AI  MIE PIEDI
 
CESARE/ MA TU GUARDA UN PO’ SARA’ PURE VERO  MA IO AI TUOI PIEDI NON VEDO NESSUNO
 
NEFERTITI/ PERCHE’ TU  SEI CECATO, CESARE IL CECATO COSI’ TI  DOVEVANO CHIAMARE
 
CESARE/ PROCOLO  SONO PURE CECATO?
 
PROCOLO/ NO, NO MA QUANDO  MAI
 
NEFERTITI/  E INVECE LO SEI,  PERCHE’   NON GUARDI  OLTRE IL TUO NASO , COME FACCIO AD  AVERE I SERVI  AI MIE PIEDI  SE I PIEDI NON  LI HO ,   NON LO VEDI? 
 
PROCOLO/ UH E’ VERO  STA SENZA PIEDI, NON ME N’ERO PROPRIO  ACCORTO
 
NEFERTITI/  GLI ARCHEOLOGI  I PIEDI NON LI HANNO TROVATI

CESARE /HO CAPITO,  SENTI NEFERTITI  MA TU DA QUANTO TEMPO STAI QUA?
 
NEFERTITI/ NON  ME LO RICORDO , COMUNQUE VI DO’ UNA NOTIZIA SENSATA, CHE SICURAMENTE NON SAPETE
 
CESARE / AVANTI  SENTIAMO LA NOTIZIA SENSATA
 
NEFERTITI/ C’E IN GIRO NEL MUSEO IN VISITA,  UNA SCUOLA DI RAGAZZINI
 
PROCOLO / DANNAZIONE , IO I RAGAZZINI NON LI SOPPORTO , FANNO UN SACCO DI CHIASSO
 
CESARE/  HAI RAGIONE SONO INSOPPORTABILI , E A TE NEFERTITI I BAMBINI  PIACCIONO? 
 
NEFERTITI/  MAMMA MIA SOLO AL PENSIERO GIA’ MI STO INNERVOSENDO,   I BAMBINI SONO UN TORMENTO MI TOCCANO  DA TUTTE LE PARTI
 
CESARE/ VABBE’  IN FONDO , IN FONDO…NON HANNO TUTTI I TORTI ….
 
NEFERTITI/ VUOI DIRE CHE SONO BELLA?
 
CESARE/  BELLA… INSOMMA…. BRUTTA NON LO SEI, MA SE LA DEVO DIRE TUTTA,  MI PIACEVA  DI  PIU’  CLEOPATRA
 
PROCOLO/ CESARE , CLEOPATRA  TE LA RICORDI ?
 
CESARE/ E COME NO, E  CHI SE LA SCORDA… COMUNQUE NEFERTITI  ADESSO CHE PARLI , MI SEI PIU’ SIMPATICA
 
PROCOLO/ REGINA   NON TI DEVI ARRABBIARE, , I RAGAZZINI TOCCANO PERCHE’ SONO CURIOSI , E’ NORMALE
 
NEFERTITI/ NORMALE UN CORNO,   QUANDO SONO STATA AL MUSEO DI BERLINO , NON MI TOCCAVA NESSUNO , QUI IN ITALIA INVECE…..
 
PROCOLO/ ZITTI, ZITTI  ARRIVANO I RAGAZZINI ( si bloccano)
 
MAESTRA/ RAGAZZI ECCOCI  NELLA SALA  DEDICATA  AI ROMANI , ADESSO AVANTI DITEMI,  CHI E’ STATA LA PERSONALITA’ PIU’ IMPORTANTE  DEL MONDO ROMANO ?
 
TUTTI/ GIULIO CESARE
 
MAESTRA/ ESATTO ED ECCOLO LA, ALLORA CHE POSSIAMO DIRE SU GIULIO CESARE MAESTRA  AI VOGLIA, DI GIULIO CESARE POSSIAMO PARLARE PER TRE GIORNI DI SEGUITO
 
PER FORZA QUELLO HA FATTO UN SACCO DI COSE, HA VIAGGIATO IN LUNGO E IN LARGO,
 
HA CONQUISTATO DI TUTTO, FRANCIA, GERMANIA, INGHILTERRA,  SPAGNA, AFRICA
 
MAESTRA   A GIULIO CESARE NON LO FERMAVA NESSUNO    
 
E SOPRATTUTTO E’ STATO IL  PRIMO DITTATORE DI ROMA CIOE’ IL PRIMO AD  AVERE TUTTO IL POTERE NELLE SUE MANI
 
GIA’ E FU PROPRIO QUESTO CHE  DECRETO’ LA SUA MORTE
 
SI, SI PERCHE’ IL SENATO DEI ROMANI  CON CESARE AVEVA PERSO I SUOI POTERI, LORO ERANO PER LA REPUBBLICA E NON PER LA DITTATURA
 
E  INFATTI  ALLA FINE FECERO UN COMPLOTTO E LO UCCISERO
 
MAESTRA PURE SUO FIGLIO  LO PUGNALO’   
 
E’ VERO , FU ALLORA CHE CESARE DISSE UNA CELEBRE FRASE
 
CESARE/  ( sofferto) “ ANCHE TU BRUTO FIGLIO MIO”
 
MAESTRA/ ESATTO , ANDO’ PROPRIO COSI
 
NEFERTITI/ CESARE  IL NOME DI TUO FIGLIO   L’AVEVI  PROPRIO AZZECCATO “BRUTO”
 
PROCOLO/ E CI CREDO PIU’ BRUTO DI COSI’
 
MAESTRA/  MA C’E UN’ALTRA FRASE CELEBRE  DI  CESARE,  CHI SE LA  RICORDA ?
 
LA SO IO , E’ QUELLA CHE DISSE QUANDO STAVA PER TORNARE A ROMA  E CHE AVREBBE DATO INIZIO ALLA GUERRA CIVILE
 
QUELLA CHE POI L’AVREBBE CONSACRATO DITTATORE DI ROMA
 
MAESTRA/ BRAVO,E QUALE ERA LA FRASE ?
             
           
(La storia continua)

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