IL MORTO E’ VIVO
commedia comica in due tempi di Oreste De Santis
Opera tutelata dalla SIAE - codice Siae commedia n.911587/A
Versione Italiana a 8 personaggi
La trama in breve -
Fortunato, colpito da una forte depressione, crede di vedere uno spirito di nome "Zazzà", lo spirito gli ha predetto la pazzia e il suicidio. La moglie "Letizia"presa dalla disperazione, vende la casa e lo abbandona alla sua pazzia. La nuova proprietaria della casa "Concetta" gli da' lo sfratto , Fortunato, dopo questo ultimo evento negativo vuole uccidersi a tutti i costi, , ma non trova il coraggio, cosi assolda due killer , ma il giorno dell'appuntamento con questi, viene arrestato dalla polizia per via di un banale incidente . La situazione continua ad ingarbugliarsi sempre di piu', ma alla fine Fortunato riuscirà nel suo tragico intento?
SCHEDA TECNICA
SCENA UNICA
LINGUA ITALIANO E NAPOLETANO
PERSONAGGI 8(4u+4d / 6U +2D / 5U +3D)
GENERE - COMICO
MUSICHE - VOGLIO O’ MARE ( di Oreste De Santis, scaricabile dal sito dell’autore)
DURATA 90 MINUTI CIRCA
Personaggi
FORTUNATO
LETIZIA
PADRE AUGUSTO
CONCETTA
ZAZZA’ ( può essere sia uomo o donna)
RAFFAELE
COMMISSARIO(( può essere sia uomo o donna)
KILLER
La scena è ambientata in un soggiorno con arredamento antico, il divano dovrà essere posto vicino ad un balcone dove ci si può' affacciare. La scena dovrà contenere una porta ingresso e uscita, un'altra porta sarà la stanza di Fortunato. Una porta aperta da’ alle altre stanze. Indispensabile alla scena sono: un divano, un piccolo mobile con almeno un cassetto, un tavolino con telefono, un tavolo con tre sedie, un attaccapanni, una credenza,. Preparate su un tavolino in bella evidenza tre bottigliette colorate ( una bianca, una rossa e una verde) e numerose altre medicine.
I TEMPO
Uscendo da altre stanze il prete che benedice la casa , entrando in scena nel soggiorno, prima Letizia e poi il prete.
LETIZIA/ PREGO PADRE DA QUESTA PARTE
PADRE AUGUSTO/ (voce fuori campo, come se finisse di benedire un'altra stanza, il latino ) BENEDÌCAT VOS OMNÌPOTENS DEUS, PATER ET FÌLIUS ET SPÌRITUS SANCTUS. AMEN
LETIZIA / PADRE QUESTO E' IL SOGGIORNO
PADRE AUGUSTO/ CI SONO ALTRE STANZE DA BENEDIRE?
LETIZIA/ …. VERAMENTE CI SAREBBE LA STANZA DI MIO MARITO
PADRE AUGUSTO/ PERCHE' SUO MARITO NON DORME CON LEI?
LETIZIA/ PADRE DA UN PO' DI TEMPO DORMIAMO SEPARATI..MA NIENTE DI PARTICOLARE ( come per giustificare) E' CHE MIO MARITO DA QUALCHE GIORNO RUSSA, E IO NON RIESCO A PRENDERE SONNO ..COSI' PER NON FARMI DISPIACERE…DORME NELLA STANZA DEL BAMBINO
PADRE AUGUSTO/ E IL BAMBINO RIESCE A DORMIRE?
LETIZIA/ IL BAMBINO NON C'E' … L'HO PORTATO DA MIA SORELLA PER UN PO' DI TEMPO..MA NON VI IMPRESSIONATE E' CAPITATO CHE…(mio marito)
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA…SCUSATE SE MI PERMETTO, MA VOSTRO MARITO... STA VERAMENTE COSI' MALE COME SI DICE IN GIRO?
LETIZIA/ LO SO, LO SO BENE CHE SI DICE IN GIRO, MA NON LI STATE AD ASCOLTARE PADRE, LA GENTE VUOLE DIRE PER FORZA CHE MIO MARITO STA PERDENDO LA TESTA CHE E' DIVENTATO PAZZO, MA NON E’ COSI’, PADRE MIO MARITO STA FRESCO E GAGLIARDO
PADRE AUGUSTO/ E VA BENE , PERO' E' ANCHE VERO CHE VOI NON VENITE MAI IN CHIESA E QUESTA E' LA PRIMA VOLTA CHE MI FATE ENTRARE IN CASA VOSTRA PER BENEDIRE LA CASA, COMUNQUE SE VOSTRO MARITO STA BENE A ME PUO' FARE SOLO PIACERE.....E ADESSO BENEDICIAMO IL ......
LETIZIA/ (lo ferma) PADRE AUGUSTO, VERAMENTE MIO MARITO PROPRIO BENE, BENE NON STA.. (alterandosi in crescendo) MA NON E' NEMMENO DIVENTATO PAZZO COME VOGLIONO PER FORZA DIRE QUESTE QUATTRO PETTEGOLE IGNORANTI CHE ABITANO IN QUESTO PALAZZO ( di scatto gridandolo fuori al balcone) UE' LO SO CHE MI SENTITE METTETEVELO BENE IN TESTA, MIO MARITO NON E' PAZZO, MI AVETE SENTITO? MIO MARITO NON E' PAZZO
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA, MA CHE FATE, TORNATE DENTRO, LASCIATE PERDERE NON NE VALE LA PENA
LETIZIA/ SCUSATEMI PADRE MA DELLE VOLTE NON CE LA FACCIO A PROPRIO A TRATTENERMI
PADRE AUGUSTO/ VENITE , SEDETEVI UN ATTIMO E SOPRATTUTTO CALMATEVI, SIGNORA LETIZIA IO VI CAPISCO , MA CERCATE DI CONTROLLARVI , SENNO' VA A FINIRE CHE IN GIRO DIRANNO CHE IN QUESTA CASA I PAZZI SONO DUE E INVECE NON E' COSI'......
FORTUNATO/ STAI ZITTO STAI ZITTO, NON TI VOGLIO SENTIRE , NON TI VOGLIO SENTIRE, BASTA, BASTA (capelli da esaurito; aspetto trasandato, esce dalla sua stanza ed entra nella stanza letto, attraversando tutta la scena)
PADRE AUGUSTO/ ( al pubblico) IL PAZZO ….E' UNO SOLO
LETIZIA/ FORTUNATO…FORTUNATO (gli va dietro senza prenderlo, dopo che e' uscito Fortunato, quasi piangendo) PADRE, ORMAI LO SA’ TUTTO IL PAESE E’ VERO?
PADRE AUGUSTO/ DI QUESTO NON VI DOVETE PREOCCUPARE, NON E' QUESTO IL PROBLEMA
LETIZIA/ PADRE AUGUSTO, MIO MARITO STA PERDENDO LA TESTA PARLA DI FANTASMI, SPIRITI, NON LO SO CHE GLI STA SUCCEDENNO, SONO ORMAI TRE MESI CHE INSIEME A LUI TUTTA LA FAMIGLIA GLI AMICI, VIVIAMO QUESTA SOFFERENZA, PERO' CERCHIAMO DI FARLO CON DIGNITA', PADRE IO HO VERGOGNA, NON VOGLIO CHE LA GENTE CI PRENDE IN GIRO,
PADRE AUGUSTO/ SU, SU NON FATE COSI' , E POI VERGOGNA DI CHE ? QUELLA LA PAZZIA E' UNA MALATTIA, VOI CHE CI POTETE FARE?
LETIZIA/(alterandosi e scuotendolo) PADRE QUELLO NON E' PAZZO, NON E' PAZZO, STA SOLO UN POCO ESAURITO
PADRE AUGUSTO/ E VA BENE ESAURITO…MA PURE VOI NON E' CHE STATE TANTO CALMA…
LETIZIA/ MA COME FACCIO A STARE CALMA ?…PADRE MIO MARITO NON CE LA FA PIU' (molto drammatico)….QUELLO E’ CAPACE DI UCCIDERSI …TIENE APPENA QUARANT'ANNI, QUELLO SI BUTTA DI SOTTO , E SI SE BUTTA GIU’ DAL PALAZZO LA COLPA E' PURE DI QUESTE QUATTRO PETTEGOLE IGNORANTI CHE ABITANO QUA , (di nuovo fuori al balcone molto plateale) UE’ MI AVETE SENTITO? SE MIO MARITO SI BUTTA DI SOTTO LA COLPA E’ PURE VOSTRA, DISGRAZIATE PETTEGOLE
PADRE AUGUSTO/ (la porta via dal balcone) SIGNORA LETIZIA VI SCONGIURO, CALMATEVI, ADESSO PER FAVORE STATEMI A SENTIRE, DUNQUE COME PRIMA COSA SEDIAMOCI, (si siedono sul divano) BRAVISSIMA, ORA PER FAVORE FATE UN LUNGO RESPIRO E SFOGATEVI
LETIZIA/ E VA BENE (respiro rumoroso di letizia) PADRE TUTTO E' COMINCIATO TRE MESI FA , QUELLA MATINA FORTUNATO NON ANDO' A LAVORARE PERCHE DISSE CHE DOVEVA FARE L'AMORE CON ME E CHE QUELLA SAREBBE STATA L'ULTIMA VOLTA
PADRE AUGUSTO/ SCUSATE, GIUSTO PER CAPIRE, MA SAREBBE STATA L'ULTIMA VOLTA CHE AVREBBE FATTO L'AMORE CON LEI O L'ULTIMA VOLTA CHE SAREBBE ANDATO A LAVORARE?
LETIZIA/ TUTTE E DUE LE COSE PADRE, PERCHE' DA QUEL GIORNO NON E' ANDATO PIU’ A LAVORARE E NON HA FATTO PIU’ L'AMORE CON ME E IO QUANDO CI PENSO MI MANCA IL FIATO, MI MANCA IL FIATO… (si sente male, il prete l'aiuta a riprendersi)
PADRE AUGUSTO/ SU, SU FATEVI FORZA, SIGNORA LETIZIA RIPRENDETEVI, SIGNORA LETIZIA, SCUSATEMI ..MA TUTTO QUESTO PERCHE' ERA SUCCESSO?
LETIZIA/ FURTUNATO MI DISSE CHE GLI ERA APPARSO UNO SPIRITO IN SOGNO CHE GLI AVEVA DETTO DI NON ANDARE A LAVORARE , PERCHE' QUEL GIORNO SAREBBE SUCCESSO UNA DISGRAZIA
PADRE AUGUSTO/ E PERCHE' NON DOVEVA FARE PIU' L'AMORE CON LEI?
LETIZIA/ QUESTO GLIEL'AVEVA CHIESTO ESPRESSAMENTE LO SPIRITO, COME SEGNO DI GRATITUDINE VERSO DI LUI CHE GLI AVEVA SALVATO LA VITA, PERCHE' MANCO A DIRLO AL CANTIERE VERAMENTE SUCCESSE LA DISGRAZIA , MA SECONDO ME SI E' TRATTATA DI UNA COINCIDENZA PADRE, UNA PURA COINCIDENZA
PADRE AUGUSTO/ BHE' QUESTO SICURAMENTE
LETIZIA/ IL PROBLEMA E' CHE LUI CI HA CREDUTO COSI TANTO CHE ADESSO FA TUTTO QUELLO CHE FGLI DICE LO SPIRITO
PADRE AUGUSTO/ PERCHE' SE LO SOGNA TUTTE LE NOTTI?
LETIZIA/ PADRE PER LUI NON E' STATO UN SOGNO, FORTUNATO A QUESTO SPIRITO LO VEDE VERAMENTE, STA SEMPE CON LUI, DA QUEL GIORNO NON LO LASCIA PIU' NEANCHE RESPIRARE, E GLI HA DETTO CHE PRIMA LO FA USCIRE PAZZO E POI LO FA MORIRE
PADRE AUGUSTO/ MA NON GLI AVEVA SALVATO LA VITA?
LETIZIA/CERTAMENTE, MA SOLO PER DIMOSTRARGLI CHE QUELLO CHE DICE, SUCCEDE VERAMENTE
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA NON PENSAVO CHE L'ESAURIMENTO DI VOSTRO MARITO FOSSE ARRIVATO A TAL PUNTO DA FARGLI ADDIRITTURA VEDERE UNO SPIRITO
LETIZIA/ E INVECE E' PROPRIO COSI’ PADRE, E IL BELLO E’ CHE QUESTO SPIRITO TENE PURE UN NOME, SI CHIAMA ZAZZA'
PADRE AUGUSTO/ ZAZZA' ?
LETIZIA/ SI, PADRE VI RENDETE CONTO? COMME FACCIO A STARE TRANQUILLA, QUELLO STA ARRABBIATO CON ME PERCHE’ DICE CHE IO NON LO CREDO…MA SECONDO VOI POSSO MAI CREDERE CHE CI STA UNO SPIRITO TUTTO VESTITO BIANCO CHE LO CORRE DIETRO E CHE SI CHIAMA ZAZZA?
PADRE AUGUSTO/ BHE' SI TRATTERA' SICURAMENTE DI UNA FANTASIA DOVUTA ALL'ESAURIMENTO
FORTUNATO/ STAI ZITTO, STAI ZITTO, NON TI VOGLIO SENTIRE BASTA, VATTENNE, LASCIAMI IN PACE (capelli da esaurito; aspetto trasandato, esce in pigiama dalla comune ed entra nella stanza sua, attraversando tutto il palco, zazza tutto vestito di bianco gli urla dietro cantato come una litania ("FURTUNATO, FURTUNATO, ESCI PAZZO E POI TI UCCIDI)
LETIZIA/ FORTUNATO, FUFU’ MIO, NON FARE COSI, NON C’E NESSUNO (letizia piange)
P.AUGUSTO/ SU, SU FATEVI FORZA
LETIZIA/ ..AVETE VISTO? E QUESTO FACCIAMO PADRE DA TRE MESI A QUESTA PARTE,(molto sconfortata)
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA MA QUESTO FANTASMA, LO VEDE SOLO VOSTRO MARITO?
LETIZIA/ SI PURTROPPO , MA SE LO RIESCO A VEDERE ANCH’IO, LA PRIMA COSA CHE FACCIO, ( stringendogli le guance ) LO SPUTO IN FACCIA , PERCHE' MI HA DISTRUTTO LA FAMIGLIA (scuotendolo) MI HA DISTRUTTO LA FAMIGLIA
PADRE AUGUSTO/ E VOI MI STATE DISTRUGGENDO UNA MASCELLA
LETIZIA/ PADRE SCUSATE, SONO I NERVI, IO CON QUESTA STORIA NON CE LA FACCIO PIU’ ( piangendo)
PADRE AUGUSTO/ NON VI PREOCCUPATE VI CAPISCO BENISSIMO
LETIZIA/ PADRE VI POSSO OFFRIRE UN CAFFE' , UN DOLCINO....
PADRE AUGUSTO/ VOLENTIERI GRAZIE ….MI TRATTENGO ALTRI CINQUE MINUTI
LETIZIA/ PADRE PERMETTETE (esce per la comune)
PADRE AUGUSTO/ PREGO, PREGO ANDATE PURE…, (tra sé ) AH MA QUANTE COSE STRANE SI SENTONO OGGI ….BISOGNA AVERE FEDE, TANTA FEDE, ALTRO CHE SPIRITI , (si fa il segno della croce) QUI BISOGNA PREGARE, PREGARE , PREGARE
(bussano la porta)
PADRE AUGUSTO/ (fa per aprire poi si ferma mette l'orecchio alla porta come per sentire .. alla seconda bussata fa un salto di paura e benedice la porta allarmato) ABES IURI ET ORBIS AMEN, ABES IURI ET ORBIS….
CONCETTA/ SIGNORA LETIZIA APRITE LA PORTA SONO CONCETTA
PADRE AUGUSTO/ (apre) SIGNORA CONCETTA BUONGIORNO
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO BUONGIORNO CHE PIACERE, (gli bacia la mano e fa un'accenno d'inchino) SIETE VENUTO A PORTARE CONFORTO?
PADRE AUGUSTO/ SI, MA ANCHE A BENEDIRE LA CASA
CONCETTA/ AH FINALMENTE SI SONO DECISI A CHIAMARVI, QUESTA CASA SI DOVREBBE BENEDIRE TUTTI I GIORNI, DICONO CHE CI SONO GLI SPIRITI CHE CORRONO PER CASA
PADRE AUGUSTO/ BHE' NON ESAGERIAMO IO NON HO VISTO NESSUNO SPIRITO
CONCETTA/ ( tesa, velocemente toccandolo continuamente) E LE PORTE CHE SBATTONO, PIATTI CHE CADONO, MUSICA AD ALTO VOLUME QUESTO L'AVETE SENTITO?
PADRE AUGUSTO/ NO, NO NEMMENO QUESTO
CONCETTA/ PADRE COMUNQUE IL PROFESSORE FORTUNATO STA ROVINATO, SONO TRE MESI CHE NON ESCE PIU’ DA CASA, MA DI PRECISE CHE TIENE, VOI LO SAPETE? LO SAPETE? ( sempre toccandolo)
PADRE AUGUSTO/ NO, DI PRECISO NON LO SO
CONCETTA/ IN GIRO SI DICE CHE LO SPIRITO E' VIOLENTO, E CHE IL PROFESSORE HA’ PERSO TUTTI I DENTI PERCHE' LO SPIRITO L’HA PICCHIATO E GLI HA FATTO USCIRE IL SANGUE DALLA BOCCA
( intimorita)
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA CONCETTA MA CHE DITE ? QUESTI SONO DRAMMI MICA TELEFILM, VI PREGO…
CONCETTA/ MA VOI IL PROFESSORE L'AVETE VISTO?
PADRE AUGUSTO/ SI, MA SOLO DI PASSAGGIO, (indicando)
CONCETTA/ COMUNQUE CHE IN QUESTA CASA SUCCEDONO TANTE COSE STRANE, QUESTO E' SICURAMENTE VERO, MA LA COSA CHE PIU' MI HA IMPRESSIONATO DI TUTTO QUELLO CHE SI DICE E' CHE (sotto voce e sempre più impaurita) IL PROFESSORE GRIDA COME A … UN LUPOMANNARO
PADRE AUGUSTO/ SU, SU, SIGNORA CONCETTA SMETTIAMOLA CON QUESTE FANTASIE, IN TANTE CASE SUCCEDONO COSE STRANE E VI POSSO ASSICURARE ANCHE SENZA L'AIUTO DI QUALCHE SPIRITO
(fuori scena, si sente un ululato)
CONCETTA/ (salto di paura sul prete, rimangno abbracciati) MADONNA DEL CARMINE E CHE BRUTTA FANTASIA, PADRE AVETE SENTITO?
PADRE AUGUSTO/ SI, SI HO SENTITO, MA STATE CALMA , SI SARA' TRATTATO DI UN …..
CONCETTA/ DI UN LUPOMANNARO...
PADRE AUGUSTO/ NO, NO MA COSA DITE …
FORTUNATO/ (ancora l'ululato, ancora salto)
CONCETTA/ MADONNA
PADRE AUGUSTO/ DI FATIMA
CONCETTA/ CHE VI AVEVO DETTO? PADRE QUESTA CASA E’ PIENA DI SPIRITI E LUPIMANNARO
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA CONCETTA PER FAVORE NON CI FACCIAMO PRENDERE DALLA SUGGESTIONE, SI SARA' TRATTATO DI UN CANE CHE...
CONCETTA/ UN CANE CHE TIENE I DOLORI DI PANCIA, PADRE, MA QUALE CANE… QUELLO E' IL PROFESSORE
(RUMORE DI UN VASSOIO CHE CADE )
CONCETTA/ (gridato) MADONNA (di nuovo salto di paura)
PADRE AUGUSTO/ "DI LOURDES", STATE CALMA , STATE CALMA (agitato anche lui)
CONCETTA/ PADRE IO ME NE VADO FATEMI LA CORTESIA DITE ALLA SIGNORA LETIZIA CHE PASSO PIU' TARDI, ( fa per andarsene)
PADRE AUGUSTO/ NO, NO (la trattiene con un braccio) MA CHE FATE, NON VI METTETE PAURA
CONCETTA/ PADRE LASCIATEMI, VENGO PIU' TARDI FORSE ADESSO IL MOMENTO NON E' BUONO, LASCIATEMI ANDARE
PADRE AUGUSTO/ NON VE NE ANDATE FATEMI COMPAGNIA, E NON TEMETE, SARA' STATO UN COLPO DI VENTO CHE AVRA' FATTO CADERE…(qualcosa)
CONCETTA/ MA…DOVE STA QUESTO VENTO PADRE? C’E’ UN SOLE CHE SPACCA LE PIETRE
(bussano la porta, salto di paura i due si abbracciano)
CONCETTA/ MADONNA
PADRE AUGUSTO/ DI POMPEI
CONCETTA/ PADRE HANNO BUSSATO A PORTA,
PADRE AUGUSTO/ HO SENTITO HANNO BUSSATO LA PORTA, STATE CALMA CHE ADESSO APRIAMO… ( benedice la porta) ABES IURI ICTURIUS, AMEN ( apre la porta la lascia semiaperta) NON E' NESSUNO
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO IO IL CAMPANELLO L'HO SENTITO
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA CONCETTA CI STIAMO TROPPO IMPRESSIONANDO,
CONCETTA/ FORSE TENETE RAGIONE…
RAFFAELE/ (entrando gridato alle loro spalle) BUONGIORNO
P.AUGUSTO/ (impaurito, abbracciandosi con concetta) MADONNA
CONCETTA/ (molto impaurita) DI FATIMA, LOURDES E POMPEI,
(bussano la porta, salto di paura i due si abbracciano)
CONCETTA/ MADONNA
PADRE AUGUSTO/ DI POMPEI
CONCETTA/ PADRE HANNO BUSSATO LA PORTA,
PADRE AUGUSTO/ SIETE SICURA? IO NON HO SENTITO NIENTE
CONCETTA/ NO, NO IO HO SENTITO BENE, NONOSTANTE LA PAURA NON MI SONO ANCORA RIMBECILLITA
PADRE AUGUSTO/ E VA BENE , SE DITE CHE HANNO BUSSATO ALLORA APRITE…
CONCETTA/ IO? MA NON ESISTE PROPRIO, APRITE VOI
PADRE AUGUSTO/ E VA BENE APRO IO MA PRIMA PERO’….( Lui davanti e Concetta dietro di lui a mo’ di trenino) prima di aprire benedice la porta) ABES IURI ICTURIUS, AMEN ( apre la porta) NON E' NESSUNO , AVETE VISTO CHE VI AVEVO DETTO? (lascia la porta semi aperta)
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO IO IL CAMPANELLO L'HO SENTITO
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA CONCETTA, LA VERITA’ E’ CHE CI STIAMO TROPPO IMPRESSIONANDO, ( vanno a centro palco)
CONCETTAFORSE TENETE RAGIONE…
RAFFAELE/ (entrando dalla porta principale gridato) BUONGIORNO
P.AUGUSTO/ (impaurito, abbracciandosi con concetta) MADONNA
CONCETTA/ (molto impaurita) DI FATIMA, LOURDES E POMPEI,
RAFFAELE/ STATE CALMI NON SONO MICA UN MOSTRO , SONO RAFFAELE
CONCETTA/ SIGNORA RAFFAELE CHE VI PRENDA UN COLPO, PER POCO NON CI FACEVATE VENIRE UN INFARTO
RAFFAELE/ E PER COSI’ POCO , E CHE ESAGERAZIONE, MI DOVETE SCUSARE, PRIMA HO BUSSATO , MA POI MI HA CHIAMATO MIA MOGLIE E SON TORNATO UN ATTIMO INDIETRO ,
CONCETTA/ DON RAFE’ E CHE SIETE VENUTO A FARE?
RAFFAELE/SONO VENUTO PERCHE’ DEVO ASSOLUTAMENTE PARLARE CON PADRE AUGUSTO
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR RAFFAELE CHE MI DOVETE DIRE?
RAFFAELE/ SIGNORA CONCETTA SCUSATE.. ( si appartano a bassa voce sul proscenio, con concetta che vuole sentire) PADRE AUGUSTO MI DOVETE FARE UN FAVORE SENNO’ MI FATE DIVORZIARE CON MIA MOGLIE
PADRE AUGUSTO/PER FAVORE QUESTE COSE NON LE DICIAMO NEMMENO PER SCHERZARE
RAFFAELE/E CHI SCHERZA, PADRE AUGUSTO IO NO CE LA FACCIO PIU’,
PADRE AUGUSTO/ MA SI PUO’ SAPERE CHE E’ SUCCESSO?
RAFFAELE/ PADRE AUGUSTO VOI DOVETE DIRE ALLA SIGNORA LETIZIA ( a voce alta agitandosi) CHE LA DEVE FINIRE DI GUARDARE SEMPRE IL BALCONE MIO, QUANNDO DICE TUTTE QUELLE BRUTTE PAROLE, PETTEGOLE, IGNORANTI E TUTTO IL RESTO DIETRO, PADRE AUGUSTO MIA MOGLIE E’ CONVINTA CHE CE L’HA CON LEI , E’ VERO SIGNORA CONCETTA? (girandosi)
CONCETTA/ ( ormai scoperta) SI, SI QUESTO E’ VERO ME NE SONO ACCORTO PUR’IO, GUARDA SEMPRE DAL LATO VOSTRO
RAFFAELE/ AVETE VISTO? CHE VI DICEVO? E’ VERO MIA MOGLIE STA SEMPE AFFACCIATE , MA MICA ABITIAMO SOLO NOI IN QUESTO PALAZZO?
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR RAFFAELE COMPRENDETE, LA SIGNORA LETIZIA STA UN POCO NERVOSA, SAPETE IL MARITO….
RAFFAELE/ ( imperativo veloce) LO SO
PADRE AUGUSTO/ NON STA TANTO …
RAFFAELE/ (veloce ) STA ROVINATO, LO SO
PADRE AUGUSTO/ E ALLORA LA SIGNORA…
RAFFAELE/ STA NERVOSA LO SO
CONCETTA/ (ironica) SA GIA’ TUTTO
RAFFAELE/ MA COMUNQUE NERVOSA O NON NERVOSA GLIELO DOVETE DIRE, SENNO’ FINISCE MALE, CI POSSO CONTARE?
P.AUGUSTO/ MA CERTO, GLIELO DICO NON VI PREOCCUPATE
RAFFAELE/ GRAZIE, E SAPETE IL PROFESSORE COME STA?
CONCETTA/DON RAFFAELE VE LO DICO IO COME STA , STA SEMPE TALE E QUALE , NON E’ CAMBIATO PROPRIO NIENTE
RAFFAELE/ AH IO VI DICO LA VERITA’ , IO LA SIGNORA NON LA SOPPORTO, SE LA TIRA TROPPO E MI E’ STATA SEMPRE ANTIPATICA, MA PER IL PROFESSORE CI TENGO, PRIMA CHE GLI CAPITAVA QUESTO GUAIO ERA UNA GRAN BRAVA PERSONA , GLI FACEVO PARECCHI SERVIZIETTI , MO’ CHE L’HO VISTO L’ULTIMA VOLTA MI AVEVA CHIESTO UN CAPPELLO, MA NON SONO RIUSCITO ANCORA A TROVARLO PERCHE’ SAPETE….
P.AUGUSTO/ SIGNOR RAFFAELE MI RACCONTERETE TUTTO LA PROSSIMA VOLTA ADESSO PERO’ ANDATE, CHE DEVO FINIRE DI BENEDIRE LA CASA, E TRANQUILLIZZATE VOSTRA MOGLIE, E DITELE DI AVERE UN PO’ DI PAZIENZA
RAFFAELE/ E VABBE’ GLIELO DICO, ALLORA VADO , SIGNORA CONCE’ CON PERMESSO (esce)
CONCETTA/ ARRIVEDERCI, …PADRE AUGUSTO ORMAI NEL PALAZZO LO SANNO TUTTI
PADRE AUGUSTO/ L’AVEVO CAPITO PERO’ CI VUOLE ANCHE UN PO’ DI COMPRENSIONE…, SIGNORA CONCETTA MA VOI PERCHE’ SIETE VENUTA?
CONCETTA/ BHE' IL PROFESSORE DA QUANDO STA MALATO NON LAVORA PIU', LA SIGNORA HA SPESO UN SACCO DI SOLDI PER CURARE IL MARITO
PADRE AUGUSTO/ SO' CHE LA MADRE E' MOLTO RICCA
CONCETTA/ MA CHE' RICCA? ADESSO FA LA SNOB, PARLA ITALIANO, MA E' SOLO UNA PEZZENTE CHE HA FATTO UN PO’ DI SOLDI E SI CREDE CHISSA CHI…, E POI NON E' LA MADRE E' LA MATRIGNA, E COMUNQUE A SIGNORA LETIZIA E' TROPPO ORGOGLIOSA, NON LE HA MAI CHIESTO NIENTE, NEMMENO UN EURO
PADRE AUGUSTO/ I SOLDI NON BASTANO MAI PURTROPPO
CONCETTA/ PADRE I SOLDI DELLA SIGNORA STANNO TUTTI SU QUESTO TAVOLO… GUARDATE QUANTE MEDICINE , GOCCE, SUPPOSTE, PILLOLE , SCIROPPE, MA QUANDO PARTE LA TESTA...SI PUO' FARE BEN POCO, QUESTO E' IL "RAPID" LO SCIROPPO A MENTA LO' CONOSCETE? (mostrando una bottiglietta colore bianco)
PADRE AUGUSTO/ NO, NON LO CONOSCO A CHE SERVE?
CONCETTA/ SERVE PER FARLO ANDARE IN BAGNO, PERCHE' IL PROFESSORE DA QUANNO E' COMPARSO LO SPIRITO E' DIVENTATO STITICO , SI E' BLOCCATO TUTTO , INVECE QUESTO ROSSO E' IL "SONNOLIN" SERVE PER FARLO DORMIRE, QUESTO VERDE INVECE SERVE PER' FARLO CALMARE QUANDO GLI PRENDONO I NERVI
PADRE AUGUSTO/ THO' BIANCO, ROSSO E VERDE COME LA BANDIERA ITALIANA
CONCETTA/ GIA', (mostrando le bocccettine in sequenza) MA QUESTA PADRE, E' UN'ITALIA CHE STA PERDENDO LA TESTA NON DORME LA NOTTE E SE LA FA SOTTO , INSOMMA PADRE PER NON FARVELA LUNGA .... IO ALLA SIGNORA GLI HO PRESTATO QUALCOSA DI SOLDI , PERCHE IO NON PER DIRE , TENGHE UN CUORE GRANDE, AIUTO A TANTA GENTE…
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA CONCE’ IL SIGNORE VEDE E OSSERVA TUTTO , PERCIO’ SE FATE DEL BENE COME DITE, POTETE STARE TRANQUILLA DIO VE NE DARA’ GIUSTO MERITO
( zazza esce dalla stanza di fortunato e si siede in disparte)
CONCETTA/ E' COME NO, ANCHE SE CERTA GENTE NON LO MERITEREBBE PROPRIO PERCHE PIU' L'AIUTATE E PIU' VI FA DEL MALE, PERO' QUANDO TENGONO BISOGNO DA CHI VANNO A PIANGERE?
PADRE AUGUSTO/ DA DONNA CONCETTA
LETIZIA/ (entrando con vassoio con dolci che poggia sul tavolo) PADRE AGUSTO SCUSATE SI CI HO MESSO TUTTO QUESTO TEMPO MA MI E' CADUTO TUTTO IL VASSOIO CON IL CAFFE' E VE L'HO RIFATTO DI NUOVO
CONCETTA/ SIGNORA LETIZIA BUONGIORNO
LETIZIA/ BUONGIORNO…(risentita) SIGNORA CONCE' SE NON SBAGLIO NOI CI DOVEVAMO VEDERE PIU' TARDI…IO IN MERITO A QUELLA QUESTIONE NON HO ANCORA PRESO NESSUNA DECISIONE….
CONCETTA/ SIGNORA LETIZIA AVETE RAGIONE, MA NON SONO VENUTA PER QUELLA FACCENDA…VOLEVO SOLO CHIEDERE A PADRE AUGUSTO SE DOPO PASSAVA PURE PER CASA MIA , MI VOGLIO FAR BENEDIRE LA CASA PUR'IO
PADRE AUGUSTO/ STATE TRANQUILLA , COME FINISCO VENGO A BENEDIRE PURE CASA VOSTRA
CONCETTA/ GRAZIE, SIGNORA LETIZIA, ARRIVEDERCI , PADRE (bacia la mano e mezzo inchino ) A PIU' TARDI
LETIZIA E PADRE AUGUSTO/ARRIVEDERCI
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA SCUSATEMI, SE MI PERMETTO, MA QUESTO SPIRITO POI, QUESTO ZAZZA', COME AVETE DETTO CHE SI CHIAMA , MA DA SUO MARITO DI PRECISO COSA VUOLE?
LETIZIA/ COSA VUOLE? PADRE AUGUSTO LO SPIRITO ADESSO VUOLE DUECENTO MILIONI, QUESTA E' STATA LA SUA ULTIMA RICHIESTA , SENNO' DA QUESTA CASA NON SE NE VA
PADRE AUGUSTO/ (alzandosi e ridendo) DUECENTO MILA EURO? DIO BUONO E MISERICORDIOSO, PERDONATEMI SE LO DICO MA QUESTA STORIA FA RIDERE, MA CHE SE NE FA UNO SPIRITO DI DUECENTO MILA EURO?
LETIZIA/ PADRE QUESTO NEMMENO IO LO SO, IL PROBLEMA E' CHE MIO MARITO ADESSO SI E’ MESSO IN TESTA CHE VUOLE VENDERE LA CASA E DARE I SOLDI A ZAZZA’ VI RENDETE CONTO? MA IO CHE FACCIO? DOVE VADO IO E QUELLA POVERA CREATURA DI MIO FIGLIO?
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA ABBIATE FEDE, CERTO CHE LA SITUAZIONE E' MOLTO GRAVE MA STATE TRANQUILLA, VEDRO' DI AIUTARVI , SE SARA' NECESSARIO NE PARLERO' ANCHE CON IL VESCOVO.... ADESSO RECITIAMO INSIEME UN'AVEMARIA ALLA MADONNA E FINIAMO DI BENEDIRE QUESTA CASA,
LETIZIA/ SI PADRE BENEDITE, ALLAGATE QUESTA CASA DI ACQUA SANTA
PADRE AUGUSTO/ SI, SI STATE TRANQUILLA , VEDRETE CHE QUESTA ACQUA BENEDETTA PORTERA' A QUESTA CASA, FINALMENTE UN PO' DI PACE E SERENITA'
LETIZIA/ ( prendendogli il braccio) E ALLORA BUTTATE PADRE, , BUTTATE TANTA DI QUELL’ACQUA CHE PER ANDARE IN BAGNO DEVO PRENDERE IL CANOTTO DI MIO FIGLIO (recita un ave maria)
PADRE AUGUSTO/ (poi benidice il soggiorno) ….ABES IURIS FACTORUM PROTEGGIBUS….IN FACTORUM ESSENZA OPTIBUS, NEI SECULA E SECULORUM .....AMEN (insieme a letizia)
LETIZIA/PADRE ADESSO VI PORTO IL CAFFE' NEL FRATTEMPO MANGIATEVI QUALCHE DOLCINO...CON PERMESSO
PADRE AUGUSTO/ CON PIACERE GRAZIE, ( mangia qualche dolcino , poi si ferma a guardare un quadro , dalla stanza esce Fortunato insieme a zazza' che si siede in disparte , Fortunato si pone alle spalle di P. Augusto )
FORTUNATO/ ( gli poggia la mano sulla spalla) BUONGIORNO
PADRE AUGUSTO/ MADONNA DI LOURDES, (impaurito senza voltarsi) CHI CHI... SIETE?
FORTUNATO/ SONO FORTUNATO, IL MARITO DI LETIZIA
PADRE AUGUSTO/ MADONNA (girandosi impaurito) ABES AMEN IN FACT IURI ( come preso da un raptus a fortunato in latino benedicendolo, gli butta l'acqua santa in faccia)
FORTUNATO/ PADRE MA CHE FATE? (fortunato si allontana)
PADRE AUGUSTO/ABES IURI ET ORBI AMEN
FORTUNATO/ PADRE PER FAVORE BASTA
PADRE AUGUSTO/ NON VI PREOCCUPATE NON E' ACIDO SOLFORICO E' SOLO ACQUA SANTA, MORESTE MUCHERIUS, (le ultime due cantate in modo tenorenale) TE FILIUS , TE DEUS, OMNIBUS...
FORTUNATO/ …PADRE SARA' PURE ACQUA SANTA MA MI STATE FACENDO IL (cantato stesso motivo come P.Augusto) BAGNIBUS (rientra letizia col caffé)
PADRE AUGUSTO/ AMEN…(insieme a letizia corale)
LETIZIA/ (ferma con il vassoio del caffe') PADRE BUTTATE ANCORA, NON LO STATE A SENTIRE , FORTUNATO TU TI DOVRESTI PROPRIO IMMERGERE IN UNA VASCA DI ACQUA BENEDETTA DALLA TESTA AI PIEDI , PADRE BENEDITE NON LO STATE A SENTIRE
PADRE AUGUSTO/ TE FILIUS TE DEUS ..
FORTUNATO/ ANCORA? BASTA, BASTA ….
PADRE AUGUSTO/ NEI SECULA E SECULORUM…. AMEN (corale insieme a letizia)
(zazza il rapid "rapid" nel caffè di padre augusto facendolo notare al pubblico)
FORTUNATO/ GUARDATE QUA STO TUTTO BAGNATO
LETIZIA/ E VA BENE NON FA NIENTE, QUELLA E' ACQUA SANTA PADRE PRENDETEVI IL CAFFE'
PADRE AUGUSTO/ VOLENTIERI GRAZIE, (ne beve un po') OTTIMO QUESTO CAFFE' HA UN SAPORE CHE NON AVEVO MAI ASSAGGIATO SI SENTE LA MENTA…
ZAZZA/ E SI CAPISCE, QUELLA E’ LO SCIROPPO PER IL CESSO TRA UN PO’ LO VEDRAI CHE TI SUCCEDE….( ride)
LETIZIA/ SENTI FORTUNATO , PADRE AGUSTO HA ORGANIZZATO UNA GITA PER LOURDES E' VERO PADRE AUGUSTO? DITEGLIELO VOI
PADRE AUGUSTO/ GIA' PROPRIO COSI, HO ORGANIZZATO UN PULLMAN PER LOURDES CHE PARTE PROPRIO OGGI, SIGNOR FORTUNATO PERCHE' NON VENITE PURE VOI , VOI ARRIVATE E V'IMMERGETE NELLA VASCA SANTA PROPRIO COME DICE VOSTRA MOGLIE , EH CHE NE DITE?
FORTUNATO/ A LOURDES?
ZAZZA/ (voce dura e secca, come fosse una sentenza al pubblico) IL PULLMANN COME PARTE FARA' UN INCIDENTE
FORTUNATO/ NO, NO A LOURD NO , IL PULLMANN COME PARTE FARA' UN INCIDENTE
PADRE AUGUSTO/ COSA HA DETTO NON HO CAPITO'
LETIZIA/ NIENTE DI IMPORTANTE PADRE
ZAZZA/ ( semper allo stesso modo) IL PARROCO SI ROMPE LA TESTA
FORTUNATO/ PADRE AUGUSTO VOI VI ROMPETE LA TESTA
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO NON SCHERZATE, ABBIAMO FATTO TANTI VIAGGI E NON E' SUCCESSO MAI NIENTE
ZAZZA/ IL PARROCO E’ UN FARABUTTO ...(cantato come un tenore) E'
UN FARUBUTTO
FORTUNATO/ PADRE VOI SIETE UN FARABUTTO (come zazza) UN FARABUTTO
PADRE AUGUSTO/ (sputa il caffe') SIGNORA LETIZIA MA..MA CHE STA DICENDO?
LETIZIA/ NON CI DABDATE PADRE...QUELLO NON STA BENE
ZAZZA/ PERCHE' TIENE NUN FIGLIO A FUORIGROTTA ...(cantato ) A FUORIGROTTA
FORTUNATO/ PADRE AUGUSTO VOI SIETE UN FARABUTTO PERCHE’ TENETE UN FIGLIO A FUORIGROTTA ( come un tenore insieme a zazza) A FUORIGROTTA
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO SMETTETELA VI PREGO, SIGNORA LETIZIA FATE QUALCOSA (innervosendosi)
LETIZIA/ PADRE NON CI FATE CASO SONO FESSERIE DA ESAURITO, PERCHE' VERAMENTE TENETE UN FIGLIO A FUORIOGROTTA?
PADRE AUGUSTO/ NO, PER CARITA' , MA CHE DITE?
ZAZZA/ MUORE TRA DIECI ANNI
FORTUNATO/ (a padre augusto) MUORE TRA DIECI ANNI
PADRE AUGUSTO/CHI? CHI MUORE? IO O' MIO FIGLIO? MIO DIO MI SENTO MALE ( va esausto sul divano)
LETIZIA/ FORTUNATO BASTA, PADRE PERDONATELO , QUELLO NON SA COSA DICE, FORTUNATO TU NON LE DEVI DIRE QUESTE COSE
FORTUNATO/ LETIZIA LO SAI BENE CHI E' CHE DICE QUESTE COSE
PADRE AUGUSTO/ LE DICE ZAZZA
FORTUNATO/ PADRE LO CONOSCETE PURE VOI?
PADRE AUGUSTO/ NO, NO PER CARITA'
FORTUNATO/ ALLORA LO VEDETE LO VEDETE?
PADRE AUGUSTO/ NO, NO IO NON VEDO NESSUNO
LETIZIA/ FORTUNATO ZAZZA’ NON CI STA
FORTUNATO/ E INVECE STA QUA PROPRIO VICINO A ME
LETIZIA/ FORTUNATO NOI NON VEDIAMO NESSUNO
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO QUESTO FANTASMA E' FRUTTO DELLA VOSTRA FANTASIA, ZAZZA NON ESISTE,
ZAZZA/ FORTUNATO QUESTO PRETE MI E’ UN TANTINO ANTIPATICO (si siede vicino a p Augusto)
FORTUNATO/ E INVECE ESISTE , ADESSO STA SEDUTO VICINO A VOI E MI HA DETTO PURE CHE GLI SIETE ANTIPATICO
PADRE AUGUSTO/(si alza di scatto e si butta l'acqua santa addosso)UH MAMMA MIA... ABES IURI ICTUS, VATTENIBUS, VATTENIBUS, SE N'E ANDATO, SE N'E ANDATO?
FORTUNATO/ NO, NO STA ANCORA QUA ADESSO STA ALLA MIA DESTRA (indicandolo)
LETIZIA/ FORTUNATO PROPRIO ALLA TUA DESTRA SEI SICURO?
FORTUNATO/ SI LETIZIA STA QUA , STA QUA NON LO VEDI? ECCOLO QUA ( sono tutti al centro uno vicino l’altro) indicando, zazza si sposta ponendosi al centro tra il prete e letizia )
LETIZIA/ PADRE SCUSATE…(lo sputa in faccia, mancandolo) . L’HO PRESO FORTUNATO?
FORTUNATO/ NO LETIZIA SI E' SPOSTATO IN TEMPO, ORA STA PROPRIO AFFIANCO A TE
LETIZIA/ ( si volta di scatto e sputa a sinistra , zazza si abbassa repentinamente, lo sputo colpisce il parroco) …OH PERDONATEMI PADRE SCUSATE NON L’HO FATTO DI PROPOSITO
PADRE AUGUSTO/ INSOMMA FINIAMOLA CON QUESTE SCIOCCHEZZE, FATE IMPRESSIONARE ANCHE ME, SIGNOR FORTUNATO QUESTO ZAZZA NON ESISTE E' SOLO UNA VOSTRA FISSAZIONE (si gira di spalle)
FORTUNATO/ NO, NON DITE COSI’ CHE QUELLO SI ARRABBIA
ZAZZA/ AH SI', IO NON ESISTO E COME TI PERMETTI? , TIE' PRENDITI QUESTO COSI’ IMPARI (calcio di zazza da dietro in mezzo alle gambe al prete che cade sul divano)
PADRE AUGUSTO/ (grido, con le mani in mezzo alle gambe) AH DIO, DIO CHE MALE, (le ultime due molto veloci) CHE MALE, CHE MALE
ZAZZA/ CHE MALE, CHE MALE (gridato –ripete subiito dopo il Parroco)
LETIZIA/ PADRE MA CHE VI E' SUCCESSO?
FORTUNATO/ ZAZZA GLI HA DATO UN CALCIO IN MEZZO ALLAE GAMBE, PADRE ADESSO MI CREDETE?
PADRE AUGUSTO/ MAMMA MIA CHE MALE, ( veloce) CHE MALE , CHE MALE
ZAZZA/ CHE MALE, CHE MALE (subito dopo il parroco)
LETIZIA/...PADRE SCUSATE DITEMI COME VI POSSO AIUTARE, VOLETE CHE VI FACCIO UN MASSAGGIO?
PADRE AUGUSTO// (indicando) NO PER CARITA', MA CHE DITE? MA CHE DITE?
LETIZIA/ VOLETE UN ALTRO POCO DI CAFFE' ?
PADRE AUGUSTO / SE AVETE UN THE’ FREDDO LO PRENDO VOLENTIERI, (va sul divano dolorante)
ZAZZA/ PORTAGLI IL THE’ CHE SE LA STA FACENDO SOTTO
LETIZIA/ ( esce) MA CERTO, VE LO PORTO SUBITO
P.AUGUSTO/ GRAZIE , DANNAZIONE , CI MANCAVA SOLO IL DOLOR DI PANCIA ( a fortunato) SIGNOR FORTUNATO ASCOLTATEMI VI PREGO
FORTUNATO/ ( gridando mentre zzazza’ gli parla all’orecchio) VATTENE , VATTENE ( va nella sua stanza inseguito da zazza’)
ZAZZA/ UE’ MA C’ALLUCCA A FA’, STATTE ZITTE ( lo picchia con calci e schiaffi )
P.AUGUSTO/ GESU’ MIO, LA SITUAZIONE E’ VERAMENTE GRAVE,
( bussano la porta)
P.AUGUSTO/ UH MAMMA MIA E’ INCREDIBILE , QUESTA CASA SEMBRA UN PORTO DI MARE , (apre la porta , alla vista di DON RAFFAELE con in testa un cappello pieno di piume scappa per la stanza) AH … AIUTO…LO SPIRITO CON LE PENNE DI GALLINA , ORA LO VEDO PURE IO , LO VEDO PURE IO PUR'IO ( benedice ) VADA RETRO, VADA RETRO…..
RAFFAELE/ PADRE MA CHE STATE DICENDO? MA QUALE SPIRITO, SONO RAFFAELE , E POI QUALI PENNEDI GALLINE? (entrando con cappello piumato) QUESTE.. SONO PENNE DI AQUILA REALE ,
( zazza’ esce dalla stanza di fortunato)
P. AUGUSTO/ OH SCUSATE SIGNOR RAFFAELE, NON VI AVEVO RICONOSCIUTO MI SONO CONFUSO
LETIZIA/ (entrando con il the) SIGNOR RAFFAELE CHE C’E CHE VI SERVE?
RAFFAELE/ NON ME SERVE NIENTE PER CARITA’, MI DOVETE SCUSARE SE SONO VENUTO , MA FINALMENTE E’ ARRIVATO IL CAPPELLO CON LE PENNE D’AQUILA REALE PER IL PROFESSORE, ME L’HANNO PORTATO PROPRIO ORA
LETIZIA/ IO NON NE SAPEVO NIENTE , VE L’HA CHIESTO MIA MARITO?
RAFFAELE/ PRECISAMENTE, E NON E’ STATO NEMMENO TANTO FACILE TROVARLO,
PADRE AUGUSTO/ E CHE DEVE FARE IL PROFESSORE CON LE PENNE?
RAFFAELE/ (con tono sostenuto) DICE CHE SE SI METTE IL CAPPIELLO CON LE PENNE D’AQUILA ,LO SPIRTIO NON LO PUO’ TOCCARE, NON LO SO DOVE L’HA LETTA STA COSA …IO COMUNQUE IL CAPPELLO GLIEL’HO PROCURATO
ZAZZA/ MA CHE SCIOCCHEZZA, E IO POI DOVREI AVER PAURA DI QUATTRO PENNE DI GALLINA , CHE CRETINATA….
LETIZIA/ VABBE’ SIGNOR RAFFALE DATEMI IL CAPPELLO, VI DEVO QUALCOSA?
RAFFAELE NON VI PREOCCUPATE, SUO MARITO MI AVEVA PAGATO IN ANTICIPO, ALLORA IO ME NE VADO PERO’ FATEMI LA CORTESIA DATEGLIELO SUBITO , CI TENEVA COSI’ TANTO AD AVERLO , ARRIVEDERCI E SPERIAMO CHE SERVE A QUALCOSA
LETIZIA/ GIA’ SPERIAMO, E NON VI PREOCCUPATE GLIELO PORTO SUBITO PADRE PRENDETEVI IL THE’ , PERMETTETE CARO, AMORE, FUFU’ ( esce stanza di fortunato)
ZAZZA/ ( stacca una penna dal cappello ripete intercalando con letizia) CARO, AMORE, FUFU (esce con lei)
P. AUGUSTO/ AH , QUANDO SI STA MALE CI SI AGGRAPPA A TUTTO, SENZA CAPIRE CHE L’UNICO APPIGLIO SICURO, L’UNICA ANCORA DI SALVEZZA, E’ LA FEDE , ( gridato) E’ LA FEDE
( rumore forte fuori scena e grida di fortunato vavattenne , vavattenne)
P.AUGUSTO/ ( moto di paura) MADONNA DI POMPEI MA CHE STA SUCCEDENDO? BENEDICTUM NEI SECULA E SECULORUM ( benedice all’impazzata)
LETIZIA/ PADRE MA CHE STATE FACENDO?
P.AUGUSTO/ ( impacciato) SOLO UNA BENEDIZIONE PARTICOLARE
LETIZIA/ GRAZIE, VI E' PASSATO IL DOLORE?
PADRE AUGUSTO/ IL DOLORE SI , MA IL BAGNO MI URGE IL BAGNO, NON MI DICA NIENTE MA CI DEVO ANDARE PER FORZA SONO OBBLIGATO (uscendo)
LETIZIA/ MA NON VI PREOCCUPATE PREGO VENITE VI FACCIO VEDERE
(escono per la comune)
( escono dalla stanza di fortunato che si è messo il cappello, girono per la stanza)
ZAZZA’/ (cantato) FORTUNATO ESCI PAZZE E POI TI UCCIDI
FORTUNATO/ ( col cappello in testa) STAI ZITTO
ZAZZA’/ (cantato) FORTUNATO TUA MOGLIE TI LASCIA E SE NE VA
FORTUNATO/ NON E' VERO , NON E' VERO
ZAZZA’/ (come una litania) INVECE E' VERO TI LASCIA STASERA STESSA E SE NE VA CON UN ALTRO
FORTUNATO/ NON E' VERO, LETIZIA MI VUOLE BENE (escono)
ZAZZA’/ (cantato uscendo) FORTUNA', FORTUNA ESCI PAZZO E POI TI UCCIDI (rientrano nella stanza di fortunato)
(BUSSANO LA PORTA)
CONCETTA/ SIGNORA LETIZIA SONO CONCETTA APRITE
LETIZIA/ SIGNORA CONCETTA ENTRATE
CONCETTA/ SIGNORA LETIZIA SCUSATEMI MA SONO VENUTA PER LA QUESTIONE DELLA CASA, PER SAPERE COSA AVETE DECISO
LETIZIA/ SIGNORA CONCETTA IO HO DECISO MA MENO DI DUECENTO MILA EURO QUESTA CASA NON LA POSSO VENDERE E VOI LO SAPETE, QUESTA CASA VALE ALMENO IL DOPPIO …
CONCETTA/ E COME NON LO SO, IO LA COMPRO PROPRIO PERCHE' E' UN AFFARE
LETIZIA/ ECCO APPUNTO E’ UN AFFARE, PERO’ SE LO VOLETE VERAMENTE CHIUDERE QUESTO AFFARE LO DOVETE FARE ADESSO , PERCHE IO PER STASERA DEVO TENERE QUESTI SOLDI, VOI CE L'AVETE?
CONCETTA/ SI IO I SOLDI CE LI HO', E VOI LO SAPETE ' PER IL MESTIERE CHE FACCIO, IN CASA TENGO SEMPRE MOLTI LIQUIDI, LO SO LA GENTE PARLA MALE, MI DIPINGONO COME UNA STREGA , E INVECE CI STANNE TANTE PERSONE CHE SEMBRANO ANGELI E POI SI SCOPRONO DIAVOLI, ALMENO IO NON FACCIO FESSO NESSUNO, SONO TRASPARENTE, PRENDERE O' LASCIARE ... VI PARE?
LETIZIA/ SIGNORA CONCETTA SCUSATEMI, MA IO VORREI CONCLUDERE
CONCETTA/ SI, SI TENETE RAGIONE, DATEMI LO STRUMENTO DELLA CASA E FIRMATE IL CONTRATTO, QUI STANNO I DUECENTO MILA EURO ( in una busta chiusa, verifica se c'e' tutto)
LETIZIA/ ECCO QUA , GIA' AVEVO PREPARATO TUTTO, ECCOVI LO STRUMENTO ( firma il contratto) E QUESTO E’ IL CONTRATTO
CONCETTA/ PERFETTO , SIGNORA LETIZIA VI FACCIO TANTI AUGURI E NON VI SCORAGGIATE, VEDRETE CHE AL PROFESSORE GLI PASSERA' TUTTO (esce)
LETIZIA/ GRAZIE E ARRIVEDERCI (mette i soldi in un cassetto si asciuga le lacrime )
(rientrano Fortunato e Zazza, letizia osserva la scena continuando a piangere )
FORTUNATO/ BASTA, BASTA
ZAZZA/ FORTUNATO TUA MOGLIE TI FA LE CORNA.
FORTUNATO/ LASCIAMI IN PACE,
ZAZZA/ (veloce musicale) FORTUNATO SEI CORNUTO, SEI CORNUTO, SEI CURNUTO
FORTUNATO/ NON E' VERO, SONO TUTTE FESSERIE (piange - si siede)
(rientra Padre Augusto)
PADRE AUGUSTO/ SIGNORA LETIZIA, SCUSATEMI SE CI HO MESSO UN PO' DI TEMPO....
ZAZZA/ IL FATTO ERA GRANDE PADRE AUGUSTO
LETIZIA/ PADRE NON VI PREOCCUPATE SONO COSE CHE POSSONO CAPITARE....ADESSO COME VI SENTITE?
PADRE AUGUSTO/ MI SENTO ANCORA UN POCO DISTURBATO MA IL PEGGIO E' PASSATO... ADESSO PERO' E' ARRIVATO IL MOMENTO DI ANDARMENE, MA PRIMA VORREI CHIARIRE DUE COSE CON SUO MARITO
LETIZIA/ (fortunato in silenzio sguardo assente) FORTUNATO PADRE AUGUSTO TI VUOLE DIRE UNA COSA
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO DITEMI LA VERITA' MA, PRIMA, IL CALCIO ME L'AVETE DATO VOI?
FORTUNATO/ NO PADRE E’ STATO ZAZZA’
PADRE AUGUSTO/ ZAZZA’ VA BENE, MA QUELLO CHE CI TENGO DI PIU’ A DIRVI E’ CHE IO NON TENGO NESSUN FIGLIO A FUORIGROTTA,
ZAZZA E FORTUNATO/ (in piedi corale, tre volte, come preso da un raptus) A FUORIGROTTA, A FUORIGROTTA, A FUORIGROTTA
(bussano la porta)
PADRE AUGUSTO/ (si fa il segno della croce, molto impaurito e poi inizia a benedire) ABES, IURI ICTUS CELEBRARUM, DEMONE VATTENIBUS, (come preso da un raptus sempre benedicendo, apre la porta, vede che non c'e' nessuno e la richiude, risponde a telefono esclamando anche lui "A FUORIGROTTA" saltando di qua e di la) TE DEUS, TE FILIUS, TE MATER, TE PATER, TE FILIUS,
( squilla il telefono)
LETIZIA/ PADRE CALMATEVI, CALMATEVI
ZAZZA/ E USCITO PAZZO IL PRETE
FORTUNATO/ BASTA, BASTA CON QUEST’ACQUA, FERMATEVI, PADRE SEDETEVI (il prete si siede)
ZAZZA/ SIEDITII (con voce cupa e dura)
LETIZIA/ PADRE NON VI IMPRESSIONATE , FORTUNATO OGNI TANTE SE SFOGA MA POI SUBITO GLI PASSA, …VEDITE GIA' STA MEGLIO….VOI COME VI SENTITE?
PADRE AUGUSTO/ UN PO' AGITATO, ANZI AGITATO ASSAI, SI POTREBBE AVERE UNA CAMOMILLA?
LETIZIA/ CERTAMENTE ADESSO SUBITO VE LA PREPARO…FORTUNATO TU VUOI QUALCOSA?
FORTUNATO/ SI, UNA ZUPPA DI LATTE CON CACAO
ZAZZA/ A ME UN MARTINI CON L’OLIVA
LETIZIA/ ADESSO VI PREPARO TUTTO, PADRE PERMETTETE( esce)
PADRE AUGUSTO/ PREGO, ANDATE PURE
FORTUNATO/ (chiamando con voce sostenuta) PADRE
ZAZZA/ (cantato) MIO CARO PADRE ...
FORTUNATO/ PADRE A ME NESSUNO MI CREDE
ZAZZA/ ( zazza con una piuma di gallina dietro al prete gli fa venire il prurito)
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO DOVETE AMMETTERE CHE E' DIFFICILE CREDERE ALLA VOSTRA STORIA, POI SE METTIAMO PURE LA FACCENDA DEI DUECENTO MILA EURO DIVENTA QUASI IMPOSSIBILE
FORTUNATO/ (gridato) E INVECE E' LA VERITA' PERCHE' ZAZZA' CI STA' IL GUAIO E' CHE LO VEDO SOLO IO
PADRE AUGUSTO/ E' PROPRIO QUELLO IL PROBLEMA ( mentre infastidito da zazza’ caccia le mosche)
FORTUNATO/ PADRE ZAZZA’ MI HA PROMESSO CHE SE GLI DO’ DUECENTO MILA EURO SE NE VA , (gridato) E IO GLI DO’ FINO ALL’ULTIMO EURO , HO DETTO A MIA MOGLIE CHE VOGLIO VENDERE LA CASA, HO PREPARATO IL CONTRATTO E L'HO PURE FIRMATO, COSI' FINISCE QUESTA STORIA … ANCHE SE UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO QUELLO CHE MI STA CAPITANDO CI DEVE ESSERE,
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO IO VI CAPISCO MA VI CONFESSO CHE IN VITA MIA NON HO MAI VISTO UN CASO DEL GENERE…MA TE NE VAI O NO ( alla mosca agitando le mani per aria)
FORTUNATO/ PADRE E' VERO IO NON SONO MAI STATO UN BUON CRISTIANO UNO CHE VA TUTTI I GIORNI IN CHIESA, IO SONO VENT'ANNI CHE NON MI CONFESSO PERO' MI SONO SPOSATO IN CHIESA E HO FATTO BATTESIMO, COMUNIONE E CRESIMA, PADRE IO NON SONO MAI ANDATO A LOURDES (sofferto)
PADRE AUGUSTO/ E, NON VI DOVETE PREOCCUPARE , CI POTETE SEMPRE ANDARE , IO I PULLMAN PER LOURDES LI FACCIO UNA VOLTA AL MESE, SE DECIDETE DI VENIRE A VOI VI PORTO GRATIS, STATE CALMO… AH MA SE PRENDO QUESTA MOSCA… (si gratta)
FORTUNATO/ MA LA COSA PIU' IMPORTANTE PADRE E ' CHE IN DIO IO CI HO SEMPE CREDUTO, (a voce alta) E CI CREDO ANCORA, E' VERO, IO HO FATTE DEL MALE A TANTA GENTE, E SOLO ORA CHE STO MALE IO, CHE LA MIA VITA E' DIVENTATO UN' INFERNO ME NE RENDO CONTO,
PADRE AGUSTO/ LO SO, FINCHE STIAMO BENE E CI SENTIAMO FORTI, SIAMO PRONTI A FARE QUALSIASI CATTIVERIA, SENZA BADARE A CHI PER COLPA NOSTRA HA SOFFERTO E SOFFRE, MA COME INCOMINCIAMO A STAR MALE NOI, CI PRENDE LA PAURA, L'ANGOSCIA , I SENSI DI COLPA, PENSIAMO CHE QUESTE SONO DELLE PUNIZIONI DIVINE, VOGLIAMO ESSERE PERDONATI E NON AVREMMO MAI VOLUTO FARE QUELLO CHE ABBIAMO FATTO…(gridato)MA QUESTA CASA STA PIENE DI MOSCHE ( agitando le mani )
FORTUNATO/ PADRE AIUTATEMI VI VOGLIO BENE, (lo abbraccia)
ZAZZA/ (cantato ironico, motivo caruso di L. Dalla) TE VOGLIO BENE ASSAI
FORTUNATO/ ( gridato) IO NUN VOGLIO PIU’ FAR SOFFRIRE NESSUNO,
PADRE AUGUSTO/ BRAVO, FATE SOLO DEL BENE
ZAZZA/ MA TANTU TANTU BENE (cantato ironico come prima.)
FORTUNATO/ (separandosi) IO ADESSO LA LEZIONE L'HO CAPITA , QUESTA PUNIZIONE ME LA MERITAVO, DICITANCELLE A DIO DICITANCELLE
ZAZZA/ (cantato motivo canzone napoletana "dicitancelle vuie") DICITANCELLO A STA CUMPAGNA VOSTA
PADRE AUGUSTO/ GLIELO DICO, GLIELO DICO STATE CALMO.. SIGNOR FORTUNATO MA PERCHE' NON DORMITE UN PO'?
FORTUNATO/ PADRE , IO NON DORMO PIU'
ZAZZA/ (arrabbiato cantato) C'AGGIA PERDUTO O' SUONNE …
PADRE AUGUSTO/ ZAZZA' E' SOLO UNA FANTASIA
ZAZZA/ (cantato) E A FANTASIA...
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO DOVETE REAGIRE, , PENSATE A VOSTRA MOGLIE
ZAZZA/ 'A PENSA SEMPE
P.AUGUSTO/ A VOSTRO FIGLIO
ZAZZA’/ E' TUTTA A VITA MIA
PADRE AUGUSTO/ CONVINCETEVI , ZAZZA NON ESISTE
ZAZZA’/ (cantato motivo come la canzone) MO’ TI DO’ UN ALTRO CALCIO
PADRE AUGUSTO/ E' SOLO UN BRUTTO INCUBO
ZAZZA/ (cantato) IO TI FACCIO USCIRE IL SANGUE
FORTUNATO/ PADRE GIURATE CHE GLIELO DITE, GIURATE, GIURATE SUL FIGLIO CHE TENETE A FUORIGROTTA…
PADRE AUGUSTO/ ANCORA CON QUESTO FIGLIO, INSOMMA, BASTA, IO NON TENGO NESSUN FIGLIO A FUORIGROTTA
ZAZZA/ (spegne le luci esce di scena nella camera di fortunato) BUONANOTTE
PADRE AUGUSTO/ GESU' …E ADESSO CHE SUCCEDE?
FORTUNATO/ PADRE VI PREGO, (gridato) FATEMI USCIRE DA QUESTO BUIO, DA QUESTO INCUBO , FATE QUALCOSA
PADRE AUGUSTO/ AVETE RAGIONE MA CHE POSSO FARE ...LUCE, LUCE DI DIO ADDO STAI?
FORTUNATO/ PADRE SI CONTINUA ACCUSSI IO MI UCCIDO, MI UCCIDO
PADRE AUGUSTO/ SU, SU NON LO DITE NEMMENO PER SCHERZARE,...(entra letizia con du candelabri in mano, salto impaurito di padre augusto) MADONNA LO SPIRITO CON LE CANDELE IN MANO
LETIZIA/ (entrando con due candelabri ) PADRE SONO LETIZIA …. NON VI IMPRESSIONATE … E' MANCATA LA CORRENTE , E VI HO PORTATO DUE CANDELE
( le luci rimangono basse fino alla chiusura del primo tempo)
PADRE AUGUSTO/ MAMMA MIA CHE PAURA, CHE SPAVENTO. , CHE AGITAZIONE
LETIZIA/ PADRE LA CAMOMILLA E' PRONTA (esce) ADESSO SUBITO VE LA PORTO .
PADRE AUGUSTO/ SI, SI GRAZIE
FORTUNATO/ PADRE PER FAVORE VENITE CON ME
PADRE AUGUSTO/ ( preoccupato) MA DOVE MI VOLETE PORTARE…( chiama) SIGNORA LETIZIA
FORTUNATO/ PADRE BENEDITE LA MIA STANZA, VENITE
PADRE AUGUSTO/ NON E’ NECESSARIO ENTRARE , APRITE LA PORTA FACCIAMO QUESTA BENEDIZIONE VELOCE, VELOCE E POI ME NE VADO
FORTUNATO/ SI PADRE UNA COSA VELOCE ( apre la porta) ECCO QUESTA E' LA MIA CAMERA ( benedice dall'esterno)
PADREAUGUSTO/ DITE UN 'AVEMARIA , TE DEUS TE FILIUS, NEI SECOLA E SECULORUM, AMEN
LETIZIA ( entrando con la camomilla) AMEN (corale insieme a padre augusto)
FORTUNATO/ LETIZIA PADRE AUGUSTO MI HA BENEDETTO LA STANZA
LETIZIA/ PADRE NO SO COME RINGRAZIARVI , VI FACCIO UN’OFFERTA
PADRE AUGUSTO/ LASCIATE STARE MI ACCONTENTO DI UNA SEMPLICE TAZZA DI CAMOMILLA
LETIZIA/ PREGO PADRE
FORTUNATO/ PADRE DOMENICA VI PROMETTO CHE VENIAMO IN CHIESA TUTTI E DUE, IO E LETIZIA
PADRE AUGUSTO/ ECCO BRAVI, VENITE IN CHIESA E ABBIATE FEDE CHE SE DIO VUOLE TUTTO SI RISOLVE .ADESSO SCUSATEMI GRAZIE PER LA CAMOMILLA MA DEVO PROPRIO SCAPPARE, ARRIVEDERCI (esce)
LETIZIA/ PADRE VIA ACCOMPAGNO …
FORTUNATO/ ( Fortunato beve la cioccolata) LETIZIA COME E’ GENTILE PADRE AUGUSTO , SPERIAMO CHE TUTTA QUEST'ACQUA BENEDETTA CHE HA BUTTATO PER TUTTA LA CASA SERVE A QUALCOSA
LETIZIA/ FORTUNATO…DOBBIAMO AVERE FEDE, CI DOBBIAMO CREDERE VERAMENTE
FORTUNATO/ LETIZIA A NOI C'E' RIMASTA SULO LA FEDE…
LETIZIA/ FORTUNATO, ADESSO PERO’ TI PRENDI DUE CUCCHIAI DI SCIROPPO E VAI A DORMIRE (mentre prepara)
FORTUNATO/ SI, MI VOGLIO FARE PROPRIO UN BEL SONNO, E DOMANI QUANNDO ME SVEGLIO UNA GIORNATA NUOVA , UNA GIORNATA PIENA DI SOLE E SENZA ZAZZA’
LETIZIA/ SI UNA GIORNATA NORMALE, CON LA GENTE CHE VA ALAVORARE TRANQUILLA SENZA BRUTTI PENSIERE , SENZA NESSUNA PAURA,
FORTUNATO/ UNA GIORNATA SENZA GUAI PER NESSUNO (sbadigliando)
LETIZIA/ SI PERO’ ADESSO VAI A RIPOSARTI CHE SEI STANCO
FORTUNATO/ SI, SI ACCOMPAGNAMI , E PROMETTIMI CHE DOMANI IO E TE CE NE ANDIAMO AL MARE
LETIZIA/ E VA BENE' SE TI FA PIACERE ANDIAMO AL MARE, (escono nella sua stanza)
FORTUNATO/ LETIZIA DA QUANTO TEMPO NON VEDO IL MARE (escono definitivamente)
( parte la canzone "VOGLIO O' MARE" di Oreste De Santis, Letizia prende una valigia e la colloca sul tavolo, poi esce una sola volta e prende alcuni abiti che sistemerò nella valigia ogni tanto s ferma e piange, poi si trucca , una volta finito prende i soldi,e li mette in borsa chiude la valigia fa una telefonata e si siede in attesa, quando la musica sfuma bussano la porta con le mani , come se fosse un segno convenzionale.. la musica è sempre in sottofondo, l'uomo al buio entra lei lo abbraccia lasciando intendere che e’ il suo amante, l'uomo prende la valigia e si avvia verso la porta insieme a letizia, lei ritorna indietro apre la stanza di fortunato, un'ultimo sguardo alla casa poi esce definitivamente. ( SIPARIO quando loro se ne vanno e contemporaneamente finisce la canzone)
FINE PRIMO TEMPO
II TEMPO
(La scena si apre con il professore a centro palco seduto con la pistola puntata alla tempia. Ha un asciugamano sul collo. E' in mutande, aspetto sempre trasandato)
FORTUNATO/(una bottiglia di whisky sul tavolo) IN FONDO NON E' DIFFICILE, CI VUOLE SOLO UN POCO DI CORAGGIO... UNO SI METTE LA PISTOLA IN FRONTE E SPARA, PER NASCERE CE VOGLIONO NOVE MESI, MA PER MORIRE …PER MORIRE BASTA UN SECONDO, UN SECONDO E UN POCO DI CORAGGIO, IL CORAGGIO...QUELLO E' IL PROBLEMA (si alza) IO IL CORAGGIO NON L’HO MAI TENUTO , FORTUNATO TU SEI UN UOMO VHE NON VALE NIENTE , (si prende a schiaffi) SI, UN UOMO CHE NON VALE NIENTE DI NIENTE (depresso) LETIZIA MA PERCHE' MI HAI LASCIATO… LETIZIA IO SENZA DI TE NON CE LA FACCIO, NON CE LA FACCIO (beve un bicchiere di whisky)..
(rabbioso) E INVECE CE LA DEVO FARE, ORA CONTO FINO A DIECI E A DIECI MI SPARO . (veloce) UNO, DUE, TRE, QUATTRO, CINQUE,
(BUSSANO FORTE LA PORTA CON LE MANI)
FORTUNATO/ (gesto inconsulto dovuto alla tensione) CHI E', CHI E'?
CONCETTA/ (arrabbiata) PROFESSORE SONO CONCETTA APRITE VI DEVO PARLARE, PROFESSORE MI AVETE SENTITA? APRITE LA PORTA FATE PRESTO... (grida ripetendo la stesse cose fino a quando il professore non apre)
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA UN MOMENTO (si sistema un asciugamano per coprirsi, nasconde la pistola e poi apre)
CONCETTA/ PROFESSORE MA QUANTO TEMPO CI VUOLE…APRITE
FORTUNATO/ (apre) MI DOVETE SCUSARE MA....
CONCETTA/ ( entra decisa e arrabbiata) PROFESSORE IO NON VOGLIO SCUSARE PROPRIO NIENTE, MA CHE VI SIETE MESSO IN TESTA?
FORTUNATO/ NO NIENTE SOLO UN PO’ DI BRILLANTINA…
CONCETTA/ PROFESSORE NON SCHERZIAMO, VOI DA CASA MIA VE NE DOVETE ANDARE E' CHIARO?
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA IO ME NE VOGLIO ANDARE.. MA NON TENGO IL CORAGGIO... MA SONO SICURO CHE ALLA FINE CE LA FARO’ ….ABBIATE UN PO’ DI PAZIENZA
CONCETTA/ (gridato) MA QUALE PAZIENZA? PROFESSORE LA VERITA' E' CHE VOI MI STATE PRENDENDO IN GIRO, IO VI HO DATO UN MESE PER TROVARE UN'ALTRA SISTEMAZIONE , ADESSO VE NE DOVETE ANDARE, PUNTO E BASTA, PERCHE' SE FRA UN ORA VI TROVO ANCORA A CASA MIA , CHIAMO LA POLIZIA, E QUESTA VOLTA LO FACCIO VERAMENTE , MI AVETE INTESO? (si avvia)
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA ABBIATE UN PO' DI COMPASSIONE...DATEMI...
CONCETTA/ (sull'uscio) VE NE DOVETE ANDARE E BASTA (esce)
FORTUNATO/ANCORA UN PO’ DI TEMPO...(prende la pistola) UNO, DOIE TRE,
( squilla il telefono )
FORTUNATO/ AH MAMMA MIA UN ATTIMO DI PACE E CHE DIAMINE… MA ADESSO CHI E'? PRONTO, SI, SI IL PROFESSORE SONO IO, VOI SIETE NICOLA? NICOLA E MICHELE DA POZZUOLI? SI SONO IO CHE VI HO CERCATO, MA PER FARE QUESTO LAVORO BASTAVA ANCHE UNA PERSONA SOLA, E VA BENE SE LAVORATE IN COPPIA NON FA NIENTE, SI PROPRIO COSI' AVETE CAPITO BENE, IO VOGLIO MORIRE, VOI VENITE DOPO MEZZANOTTE E SE MI TROVATE ANCORA VIVO MI SPARATE, NO PERCHE' SE TROVO IL CORAGGIO PUO' ANCHE DARSI CHE CI RIESCO DA SOLO, IO ABITO IN VIA DEL PIANTO, N'4 TERZO PIANO INTERNO 18, LA CHIAVE LA TROVATE SOTTO ALLA PIANTA DI CACTUS CHE STA PROPRIO FUORI CASA MIA , SI ANCHE SE MI TROVATE GIA' MORTO I SOLDI VE LI DO LO STESSO TANTO A CHE MI SERVONO PIU’? LI TROVERETE NELLA MIA TASCA DESTRA, CINQUE MILA EURO, E' STATA L'ULTIMA GENTILEZZA DI MIA MOGLIE PRIMA DI LASCIARMI, NON VI PREOCCUPATE SEMBRERA' UN SUICIDIO, IO LASCIO PURE UNA LETTERA IN CUI DICO CHE MI SONO UCCISO, STATE TRANQUILLI, IO NON TENGO PARENTI , SONO UN UOMO SOLO, SI DOPO MEZZANOTTE, A STANOTTE, ARRIVEDERCI
FORTUNATO/ (beve un bicchiere di whisky) E ADESSO SCRIVIAMO LA LETTERA , CARA LETIZIA TI SCRIVO QUESTI QUATTRO RIGHE PER DIRTI CHE CNONOSTANTE CHE TU MI HA ABBANDONATO IO TI VOGLIO ANCORA BENE, LETIZIA IO NON LOSO DOVE STAI NE’ CON CHI STA E NEMMENO CHE STAI FACENDO, PERO’ VORREI CHE DOVE STAI ,STAI, FOSSI ALMENO FELICE, CHE QUEST’UOMO... CHE QUEST’UOMO DI MERDA CHE TI HA PORTATO VIA DA ME TI DESSE TUTTO QUELLO CHE IO ON SONO RIUSCITO A DARTI . IO ORMAI SONO UN UOMO SOLO , SOLO E SENZA PIU’ VOGLIA DI VIVERE, LETIZIA ABBRACCIA LUCA E DAGLI UN BACIO GRANDE, LETIZIA CIAO, IO ME NE VADO ALL’ALDILA’ (commosso incolla la lettera e la mette in un cassetto, poi pistola alla tempia a centro palco) UNO, DOIE, TRE. QUATTO , CINQUE, SEI
(bussano la porta ocn le mani)
FORTUNATO/ ( scocciato) AH…SEI PALLE E BOWLING IN FRONTE GIUSTO QUA (indicando), MA CHI E'?
PADRE AUGUSTO/ PROFESSORE APRITE SONO PADRE AUGUSTO
FORTUNATO/ (nasconde la pistola) PADRE AUGUSTO PER L'ESTREMA UNZIONE E' ANCORA PRESTO VENITE FRA CINQUE MINUTI
PADRE AGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO NON SCHERZATE, PER FAVORE APRITE
FORTUNATO/ ( apre) PADRE AUGUSTO BUONGIORNO
PADRE AUGUSTO/ ( fasciato in testa ancora dolorante) BUONGIORNO, PROFESSORE, IL CAMPANELLO NUN FUNZIONA...
FORTUNATO/ LO SO, SI E' ROTTO, MA FIGURATEVI SE MI PREOCCUPO DEL CAMPANIELLO…
PADRE AUGUSTO/ PROGESSORE COME STATE? (fasciato in testa)
FORTUNATO/ SEMPRE LO STESSO PADRE ….UNA FETENZIA
PADRE AUGUSTO/ E IO LO SAPEVO PERCIO' SONO VENUTO, HO SAPUTO DI VOSTRA MOGLIE, SIGNOR FORTUNATO QUEST'ALTRA BOTTA NON CI VOLEVA PROPRIO
FORTUNATO/ PADRE PURTROPPO I GUAI NON VENGONO MAI SOLI, MA A PROPOSITO DI BOTTE... VOI COMME STATE CON LA BOTTA VOSTRA?
PADRE AUGUSTO/ GRAZIE A DIO LA FERITA SI E' QUASI RISANATA DEL TUTTO MA NONOSTANTE SIA PASSATO UN MESE… OGNI TANTO MI FA ANCORA MALE
FORTUNATO/ VOI TENETE LA TESTA DURA , IO VE LO DISSI NON CI ANDATE A LOURDES...
P.AUGUSTO/ GIA' , GIA', MA NON ME LO FATE RICORDARE CHE COME ME LO RICORDO SENTO ANCORA IL DOLORE,( si tocca la ferita) PIUTTOSTO AVETE SAPUTO QUALCOSA DI NUOVO RIGUARDO VOSTRA MOGLIE?
FORTUNATO/ NO PADRE... DA QUANDO SE N'E' ANDATA NON HO SAPUTO PIU' NIENTE ...MA SONO SICURO SOLO DI UNA COSA " LETIZIA NUN TORNA PIU' (piange)
PADRE AUGUSTO/ SU, SU NON DITE COSI', PUO' ANCHE ESSERE STATA UNA CRISI PASSEGGERA , D'ALTRONDE LA SIGNORA STAVA MOLTO STRESSATA ME LO RICORDO BENE
FORTUNATO/ PADRE, NON E' COSI, ZAZZA ME L'AVEVA DETTO, FORTUNATO TUA MOGLIE TI LASCIA E SE NE VA E TU RIMANE SOLO, SOLO E DISPERATO, PERO' IO NON CI VOLEVO CREDERE... CI CONOSCEVAMO DA BAMBINI (piange)
PADRE AUGUSTO/ NON PIANGETE BISOGNA FARSI FORZA
FORTUNATO/ PADRE SIAMO CRESCIUTI INSIEME, IL PRIMO BACIO, LE PRIME CAREZZE, IL MATRIMONIO I PRIMI DEBITII…, TUTTO INSIEME PADRE, NEL BENE E NEL MALE...
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO NELLA VITA CI VUOLE CORAGGIO
FORTUNATO/ E A ME QUELLO MI SERVIREBBE , UN POCO DI CURAGGIO, MA PET FARE QUELLO CHE DICO IO, MA NON CE LA FACCIO PADRE, E POI GUARDATE QUA' MI SUCCEDENO TUTTE A ME ( prende un foglio dal tavolo)
PADRE AUGUSTO/ DI CHE SI TRATTA?
FORTUNATO/ UN’ALTRA BOTTA ( glielo dà)
PADRE/ UN'ALTRA?
FORTUNATO/ SI , MA QUESTA E’ QUELLA DECISIVA, LEGGETE , LEGGETE
PADRE AUGUSTO/ (dopo letto) MA COMME ? LA SIGNORA CONCETTA VI HA DATO LO SFRATTO?
FORTUNATO/ SI, HA DETTO CHE SE NON LASCIO LA CASA CHIAMA LA POLIZIA , MA IO DOVE VADO? NON TENGO UNA EURO, HO PERSO IL LAVORO, MIA MOGLIE MI HA ABBANDONATO, E ADESSO PERDO PURE LA CASA…
PADRE AUGUSTO/ NON CI POSSO CREDERE
FORTUNATO/ PADRE AUGUSTO TUTTO QUESTO NON E' GIUSTO
PADRE AUGUSTO/ AVETE RAGIONE, MA RICORDATEVI SEMPRE (con enfasi) LA GIUSTIZIA NON E' DI QUESTO MONDO,
FORTUNATO/ (tra sé) LO SO , IO PERCIO' ME NE VADO ALL'ALDILA'
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO NON VI PREOCCUPATE ( si prende il foglio) ADESSO CI PARLO IO CON LA SIGNORA CONCETTA VEDETE CHE LA CONVINCO A DARVI UN'ALTRO PO' DI TEMPO ...
FORTUNATO/ GRAZIE PADRE MA NON VI DISTURBATE TANTO HO TROVATO UN'ALTRA SOLUZIONE, IO STANOTTE STESSA PARTO
PADRE AUGUSTO/ AH SI MI FA PIACERE, E COME SI CHIAMA IL POSTO DOVE ANDATE?
FORTUNATO/ NICOLA E MICHELE
PADRE AUGUSTO/ NICOLA E MICHELE?
FORTUNATO/ ...SI SONO MIE DUE PARENTI CHE STANNO A LONDRA... MI OSPITERANNO PER UN PO' DI TEMPO
PADRE AUGUSTO/ AH QUESTO MI FA PIACERE FINALMENTE TROVERETE UN PO' DI PACE
FORTUNATO/ SI . LA PACE ETERNA…
PADRE AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO IO ADESSO DEVO TORNARE IN PARROCCHIA, VI FACCIO TANTI AGURI , FATE UN BUON VIAGGIO E SALUTATE QUESTE DUE ANIME DEL PARADISO CHE VI OSPITANO , ANCHE DA PARTE MIA
FORTUNATO/ VOLETE CHE VI SALUTO QUALCHE ALTRA ANIMA? TANTE MI TROVO DA QUELLE PARTI, SAN PIETRO, SAN GENNARO...DITE PURE
PADRE AUGUSTO/ AH, AH (ride) MI FA PIACERE VEDERE CHE NONOSTANTE TUTTO QUELLO CHE VI E' CAPITATO AVETE ANCORA UNO SPIRITO ALLEGRO...
FORTUNATO/ ( si abbassa repentinamente con atteggiamento guardingo guardandosi intorno ) PADRE NUN PARLIAMO DI SPIRITI ... FATELO PER CARITA'
PADRE AUGUSTO/ GIA', AVETE RAGIONE, MA MI RACCOMANDO CONTINUATE A STARE CONTENTO, CHE CAMPATE CENT'ANNI , DESSO PERO’ VI DEVO LASCIARE….
FORTUNATO/ PADRE UN ULTIMA COSA, PRENDETEVI QUESTA LETTERA E’ PER MIA MOGLIE , NEL CASO DOVESSE TORNARE E VOLESSE SAPERE IO CHE FINE HO FATTO , POSSO CONTARE SU DI VOI?
P.AUGUSTO/ SENZ’ALTRO, STATE SENZA PENSIERI, E ABBIATE FEDE, FEDE, ARRIVEDERCI ( esce)
FORTUNATO/ ARRIVEDERCI... ( prende la pistola , poi si affaccia alla finestra) E SE MI BUTTO GIU’? NO, NO MEGLIO DI NO, VA A FINIRE CHE POI NON MUOIO RIMANGO PARALITICO E FACCIO UNA VITA DI MERDA PEGGIO DI ADESSO , NO, NO, QUA CI VUOLE SOLO UN COLPO DI PISTOLA, UNO SOLO E BASTA, QUESTA VOLTA CI RIESCO, SONO SICURO MI SENTO IN FORMA CE LA FACCIO, CE LA FACCIO (fa due flessioni)
(BUSSANO LA PORTA)
CONCETTA/ PROFESSO, PROFESSO, APRITE SONO CONCETTA
FORTUNATO/ ANCORA? SIGNORA CONCETTA STO' SPOGLIATO DATEMI DUE MINUTI, IL TEMPO DI METTERMI IL PANTALONE , (si mette il pantalone) E VI APRO, ANZI FATE UNA COSA, CONTATE FINO A DIECI
CONCETTA/ PROFESSORE IO CONTO MA SE DOPO NON MI APRITE IO SFONDO LA PORTA
FORTUNATO/ VI APRO, PAROLA D'ONORE...SOLO IL TEMPO DI METTERMI QUALCOSA ADDOSSO...CONTATE ( si mette la pistola in tasca)
CONCETTA/ E VA BENE ALLORA IO CONTO, UNO, DUE (fino a dieci)
FORTUNATO/ (il prof ripete i numeri insieme a concetta) UNO , DUE, TRE, QUATTRO ….(fino a dieci) una volta vestito il professore con la pistola a centro palco continua a contare insieme a concetta al dieci si spengono le luci , si sente uno sparo)
FUORI SCENA/ (corale) E' MORTO, E ' MORTO,
FORTUNATO/ (si accendono le luci, il professore si alza da terra, esclamando) IO NON CE LA FACCIO, NON CE LA FACCIO, CHE CI POSSO FARE? IO SONO UN UOMO CHE NON VALE NIENTE (si schiaffeggia) CHE NON VALE NIENTE
CONCETTA/ PROFESSO' NON FA NIENTE , APRITE LA PORTA
(il Professore apre la porta ancora con al pistola in mano)
CONCETTA/ PROFESSO, E CHE CI E' VOLUTO… PROFESSO' MA CHE 'E STATO? PRIMA HO SENTITO UN RUMORE, COME UNA BOTTA DI UN MORTARETTO , UN TRIC E TRAC
FORTUNATO/ MA QUALE BOTTA E TRIC E TRAC, SI E' TRATTATO DI QUESTA ( gli mostra la pistola puntandogliela)
CONCETTA/ (impaurita) AH AVETE LA PISTOLA, PROFESSORE POSATE LA PISTOLA CHE MI METTO PAURA, IO E' VERO VI HO DATO LO SFRATTO MA VOI MI DOVETE CAPIRE...NON E’ PER CATTIVERIA…IO….
FORTUNATO/ STATE TRANQUILLA, NON SONO UN ASSASSINO, MI E' SOLO PARTITO UN COLPO CASUALMENTE, QUESTA E' UNA PISTOLA VECCHIA SAPETE, E SE NON STO ATTENTO SPARA DA SOLA, MA ADESSO CI METTO LA SICURA E VEDETE CHE…(parte un colpo incidentalmente)
CUNCETTA/ (si tocca la gamba) AH , MI AVITE COLPITO , MI AVITE COLPITO ALLA GAMBA, CHE DOLORE, CHE DOLORE, PROFESSORE MA CHE AVETE FATTO?
PROFESSORE/SIGNORA CONCETTA PERDONATEMI MA NON L'HO FATTO APPOSTA …. VE L'HO DETTO IO NON SONO UN ASSASSINO (puntantogli di nuovo la pistola)
CONCETTA/ VOI SIETE UNO STRONZO , ANZE PEGGIO , UNO STRONZO CON LA PISTOLA IN MANO, AH, CHE DOLORE , ( mentre va camminando per la stanza zoppicando)
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA' IO NON LO SO..COME E' POTUTO (con la pistola in mano) SUCCEDERE , FATEMI VEDERE CHE VI SIETE FATTO (il professore cerca di prenderla e lei scappa per la stanza)
CONCETTA/ (gridato) ANDATE VIA, STATE LONTANO DA ME, ( gridato) AIUTO, AIUTO IL PROFESSORE ME VUOLE UCCIDERE
FORTUNATO/ DITEMI ALMENO COME VI SENTITE
CONCETTA/ UNA SCHIFEZZA, COME VOLETE CHE MI SENTO, AH MAMMA MIA LA GAMBA, LA GAMBA, COME MI BRUCIA, COME MI BRUCIA
PROFESSORE/ MA DOVE VI HO COLPITO, LASCIATEMI VEDERE (tenta di avvicinarsi, concetta scappa zoppicando)
CONCETTA/ NON VI VOGLIO FAR VEDERE NIENTE, ANDATE VIA, ( grida) AIUTO IL PROFESSORE MI VUOLE UCCIDERE, MI VUOLE UCCIDERE AIUTO
( bussano insistentemente la porta gridando, APRITE, APRITE, il professore apre sempre con la pistola in mano)
RAFFAELE/ MA CHE STA SUCCEDENDO ( la porta rimane aperta)
CONCETTA/DON RAFE’ AIUTATEMI O' PROFESSORE M'HA SPARATO, CHIAMATE LA POLIZIA CURRITE FACITE AMBRESSE ( correte fate presto)
FORTUNATO/ MA NON E' VERO...
CONCETTA/ COMME NUN E' VERO? VUI M'AVITE SPARATO
FORTUNATO/ SI…PERÒ NUN L'AGGIO FATTE APPOSTA
RAFFAELE/ PROFESSO' PUSATE A’ PISTOLA
FORTUNATO/ SIGNORA RAFFAELE LASCIATEMI SPIEGARE, A COLPA E' DE STA PISTOLA CHE E' NU POCA VECCHIA E… OGNI TANTO ( puntandogliela, parte un altro colpo)
RAFFAELE/ AH IL BRACCIO,IL BRACCIO, DISGRAZIATO AVITE SPARATO PURE A ME
FORTUNATO/ PERDONATEMI, NON L'HO FATTO APPOSTA
CONCETTA/ QUESTO CON LA SCUSA CHE NON LO FA APPOSTA SPAR A TUTTI QUANTI , DON RAFFAELE, CHIAMATE LA POLIZIA, A CHI ASPETTATE? FATE PRESTO CORRETE
RAFFAELE/ AIUTO (esce, fuori scena) , IL PROFESSORE E' USCITO PAZZO STA SPARANDO A TUTTI QUANTI
FORTUNATO/ SIGNOR RAFFAELE TORNATE INDIETRO, C'E' UN EQUIVOCO (sull'uscio) SIGNORA CONCETTA VENITE, DITEGLIELO PURE VOI CHE NON E'…(vero)
CONCETTA/ (corre per la stanza zoppicando) AH (urlo) ANDATE VIA LASCIATEMI STARE… UH MAMM MIA MI SENTO MALE, MI SENTO MALE (sviene sul divano)
PROFESSORE/ SIGNORA CONCETTA...SIGNORA CONCETTA RIPRENDETEVI, RIPRENDETEVI (gli da qualche schiaffo)
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA SVEGLIATEVI, SVEGLIATEVI
CONCETTA/ AH MI SENTO MALE..MA CHE E' SUCCESSO?
FORTUNATO/ NIENTE NON TEMETE, NON VI SIETE FATTO NIENTE SOLO UNO STRISCIO ALLA COSCIA
CONCETTA/ AH VEDO UN SACCO DI UCCELLI DAVANTI AGLI OCCHI , MA DOVE STO? IN PARADISO?
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA NON SONO UCCELLI SONO FARFALLINE, E' NORMALE SIETE SVENUTA, MA ADESSO MI VEDETE?
CONCETTA/ SI VI VEDO …. VI VEDO... VOI SIETE SAN PIETRO, MA LA BARBA DOVE STA'? ( toccandolo)
FORTUNATO/ NON SONO SAN PIETRO, SIGNORA CONCETTA SIETE ANCORA SULLA TERRA IO SONO IL PROFESSORE FORTUNATO
CONCETTA/ AH ANCORA VOI … QUESTO E’ UN INCUBO, ANDATE VIA LASCIATEMI STARE (la trattiene)
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA STATE CALMA, VI HO COLPITO SOLO DI STRISCIO, LO SO’ TENETE RAGIONE E' UN MESE CHE ASPETTATE CHE LASCIO QUESTA CASA, MA IO VI AVEVO CHIESTO SOLO UN'ALTRA SETTIMANA ,
CONCETTA/ (sofferente camminando per la scena) E LA SETTIMANA E' SCADUTA, E VOI STATE ANCORA QUA
FORTUNATO/ SIGNORA CONCETTA ME NE VADO DOMANI MATTINA, IO PENSAVO DI FARCELA IN UNA SETTIMANA A SPARARMI, PERCHE' IO MI VOLEVO SPARARE, ….
CUNCETTA/ E INCECE AVETE SPARATE A ME E ALLA SIGNORA RAFFAELE
FORTUNATO/ IO VI LASCIO QUESTA CASA CHE PRIMA ERA UNA MIA PROPRIETÀ…
CONCETTA/ NON ME L'AVETE MICA REGALATA, IO QUESTA CASA L'HO PAGATA DUECENTO MILA EURO , MICA E' COLPA MIA SE VOSTRA MOGLIE VI HA LASCIATO?
FORTUNATO/ LO SO' LA COLPA E' MIA SOLO MIA …IO NON VALGO NIENTE, AVETE RAGIONE , SIGNORA CONCETTA FATEMI UNA CORTESIA , SPUTATEMI IN FACCIA (agita la pistola in faccia a concetta)
CONCETTA/ AH E TOGLIETE QUESTA PISTOLA
FORTUNATO/ DONNA CUNCETTA SPUTATEMI IN FACCIA, SPUTATE (arrabbiato) IO ME LO MERITO
CONCETTA/ E NON VI ARRABBIATE DATEME IL TEMPO…SIETE PROPRIO CONVINTO PROFESSORE?
FORTUNATO/ SI, SI, SONO CONVINTO, SPUTATEME IN FACCIA, SONO PRONTO (si mette in posa)
CONCETTA/ (lo sputa) PROFESSORE VI HO ACCONTENTATO?
FORTUNATO/ (lungo respiro) AH MI SENTE MEGLIO, SIGNORA CONCETTA VOI SPUTATE IN UN MODO MERAVIGLIOSO
CONCETTA/ GRAZIE…VOLETE CHE FACCIO IL BIS?
COMMISSARIO/ (entrando con la pistola seguito da Raffaele) FERMI TUTTI POLIZIA, TU.. BUTTA LA PISTOLA E TIENI LE MANI ALZATE
FORTUNATO/ BRIGADIE’ E' TUTTO UN EQUIVOCO, POSSO SPIEGARE
COMMISSARIO/ MA QUALE BRIGADIERE STIA ZITTO
FORTUNATO/ VOLEVO DIRE APPUNTATO
COMMISSARIO/ MA QUALE APPUNTATO E FACCIA SILENZIO
FORTUNATO/ SIETE UN VIGILE URBANO?
COMMISSARIO/ INSOMMA BASTA , SONO IL COMMISSARIO CASTALDO….
RAFFAELE/ COMMISSARIO E’ LUI CHE HA SPARATO, ARRESTATELO, ARESTATELO E’ PERICOLOSO ( strattonandolo energicamente)
COMMISSARIO/ INSOMMA LA SMETTA E FACCIA SILENZIO ANCHE LEI
FORTUNATO/ COMMISSARIO NON SONO UN ASSASSINO , IO NON HO UCCISO NESSUNO
RAFFAELE/ PROFESSO' VOI AVETE SPARATO A ME E ALLA SIGNORA CONCETTA , E SOLO PER UN MIRACOLO NUN CE AVETE UCCISO, E' VERO SIGNORA CONCETTA?
CONCETTA/ SI, SI E' VERO, HA SPARATO PRIMA A ME E POI A DON RAFELE
FORTUNATO/ MA NON L'HO FATTO APPOSTA
RAFFAELE/ COMMISARIO IL PROFESSO' HA SPARATO A SIGNORA CONCETTA PERCHE' GLI HA DATO LO SFRATTO
COMMISSARIO/ SIGNOR RAFFAELE VOI SIETE STATO IL PRIMO AD ARRIVARE QUI DOPO LO SPARO?
RAFFAELE/ SI, SI COMMISSARIO COME HO SENTITO LO SPARO E LE GRIDA DELLA SIGNORA CONCETTA MI SONO PRECIPITATO PER LE SCALE ,
COMMISSARIO/ BENISSIMO E QUANDO SIETE ARRIVATO COSA AVETE VISTO?
RAFFAELE/ ( molto plateale) QUANDO SONO ARRIVATO, HO VISTO IL PROFESSORE CON LA PISTOLA MANO E LA SIGNORA CONCETTA COLPITA A MORTE IN UN LAGO DI SANGUE
CONCETTA/ MA QUA MORTE E LAGO DI SANGUE ?, MA CHE STATE DICENDO? IO SONO VIVO E VEGETA
RAFFAELE/ COMMISSARIO VOLEVO DIRE CHE QUESTA ERA LA SCENA CHE PENSAVO DI VEDERE
CONCETTA/ DON RAFFAELE MI DISPIACE MA AVETE SBAGLIATO FILM, COMMISARIO IO STO ANCORA TOSTA, TOSTA, IL PROFESSORE MI HA COLPITO SOLO DI STRISCIO AL GINOCCHIO SE VOLETE VEDERE?
RAFFAELE/ ( eccitato va da Concetta) SI. SI VEDIAMO, .SIGNORA CONCETTA SPOGLIATEVI, TOGLIETEVI TUTTO, E FATECI VEDERE TUTTO AL COMMISSARIO E PURE A ME , SIGNORA CONCE DENUNDATEVI !
CONCETTA/ UE' MA CHE STATE DICENDO....? MA SIETE DIVENTATO MATTO PURE VOI…E IO POI SECONDO VOI MI SPOGLIAVO DAVANTI A VOI, MA VOI GUARDATE UN PO’….
COMMISSARIO/ SIGNORA CONCE' RIMANETE COPERTA, NON C'E' BISOGNO DI VEDERE NIENTE E VOI ( a Raffaele) NON DATE SUGGERIMENTI E RISPONDA SOLO QUANDO E' INTERROGATO E' CHIARO?
FORTUNATO/ COMMISSARIO IO NON VOLEVO FARE DEL MALE A NESSUNO, È SOLO PARTITO UN COLPO CASUALMENTE,
RAFFAELE/ DUE COLPI PROFESSORE DUE COLPI, VOI AVETE SPARATO PURE A ME
FORTUNATO/ COMMISSARIO LA COLPA È TUTTA A MIA , COMMISSRIO FATEMI UN FAVORE , SPUTATEMI IN FACCIA
COMMISSARIO/ MA CHE DITE?
CONCETTA/ MAMMA MIA QUESTA E' UNA FISSAZIONE
COMMISSARIO/ INSOMMA SMETTETELA,
RAFFAELE/ COMMISSARIO SPOSTATEVI CHE LO SPUTO IO
COMMISSARIO/ LEI STIA FERMO, E VOI (a fortunato) SMETTETELA DI DIRE STUPIDAGGINI...PROFESSO' VOI SIETE ANCHE IL PROPRIETARIO DELL'APPARTAMENTO?
CONCETTA/ LA PROPRIETARIA SONO IO COMMISSA'
COMMISSARIO/ BENISSIMO, PROFESSORE VISTO COME SONO ANDATI I FATTI E CONSIDERATO LE TESTIMONIANZE DEI DIRETTI INTERESSATI , DEVE ASSOLUTAMENTE SEGUIRMI IN QUESTURA
FORTUNATO/ COMMISSARIO LASCIATEMI QUA IO STASERA TENGO UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE , DEVO STARE A CASA MIA
COMMISSARIO/ ( gli da le manette) SU NON FACCIA STORIE, SIGNOR RAFFALE MI FACCIA DA ASSISTENTE, METTA LE MANETTE AL PROFESSORE
RAFFAELE/ SUBITO COMMISSARIO
FORTUNATO/ COMMISSA' DATEMI GLI ARRESTI DOMICILIARI , MA LASCIATEMI A CASA MIA,
CONCETTA/ ANCORA? MA QUALE CASA TUA, LA' CASA E' A MIA, IO L'HO PAGATA DUECENTO MILIONI ...COMMISSA’ MA LO METTETE IN GALERA?
COMMISSARIO/ SE VOI E IL SIGNOR RAFFAELE FARETE REGOLARE DENUNCIA ENTRO LA MEZZANOTTE DI STASERA , IL PROFESSORE VERRA’ ARRESTATO PER TENTATO OMICIDIO, CAUSA SFRATTO
CONCETTA/ PROFESSO’ AVETE SENTITO? E ALLORA IO VI DICO UNA COSA , SE VOI VE NE ANDATE DA QUESTA CASA, PAROLA D’ONORE CHE SIA IO CHE DON RAFELE , NON VI DENUNCIAMO, DON RAFFAELE’ HO DETTO BENE?
RAFFAELE/ MA SI BASTA CHE SE NE VA…
FORTUNATO/ NON VI PREOCCUPATE , PERCHE’ DA DOMANI NON MI VEDRETE PIU’ IN QUESTA CASA
COMMISSARIO/ PROFESSORE ANDIAMO …( il professore ammanettato avanti il commissario dietro) ARRIVEDERCI ( escono)
TUTTI/ ARRIVEDERCI
CONCETTA/ MAMMA MIA E CHE GIORNATA… DON RAFFAELE’ MENO MALE CHE MI AVETE SENTITA
RAFFAELE/ SIGNORA CONCETTA, IO E MIA MOGLIE STIAMO SEMPRE CON LE ORECCHIE APERTE, SENTIAMO TUTTO
CONCETTA/ AH E COME MI BRUCIA QUESTA GAMBA
RAFFAELE/ SIGNORA CONCE' VENITE SOPRA DA ME CHE VI FACCIO FARE LA MEDICAZIONE DA MIO FIGLIO GERARDO
CONCETTA/ GERARDO?
RAFFAELE/ SI, SI GERARDO
CONCETTA/ MA NON FACEVA IL MECCANICO?
RAFFAELE/ SI, MA ADESSO HA DETTO CHE VUOLE CAMBIARE MESTIERE VUOLE FARE UN LAVORO PIU’ PULITO, E ALLORA STA IMPARANDO A FARE L’INFERMIERE, FA CERTE MEDICAZIONE CHE SONO OPERE D'ARTE, VENITE CHE VI FACCIO MEDICARE DA LUI
CONCETTA/ MA FORSE E' MEGLO E NO, TENEVE RAGIONE IL PROFESSORE IO NON MI SONO FATTO NIENTE , E’ SOLO UN GRAFFIO, , GIA' MISENTO MEGLIO…( si alza e cammina un pò) VEDETE…
( entra zazza’ e si siede al tavolo)
CONCETTA/ PIUTTOSTO DON RAFE’ SENTITE….IO AVREI DA CHIEDERVI UN FAVORE
RAFFAELE/ A ME? E DITE PURE SIGNORA CONCETTA
CONCETTA/ NO, E’ CHE STO PENSANDO CHE CONSIDERATO CHE IL PROFESSORE STA IN GALERA , VOLEVO APPROFITTARE PERCHE’ SAPETE C’E UNA COPPIA CHE DEVE VEDERE LA CASA E STA ASPETTANDO DA PARECCHIO TEMPO
RAFFAELE/ E ALLORA?
CONCETTA/ E ALLORA… DATO CHE IL PROFESSORE HA PROMESSO CHE DOMANI SE NE VA, IO GLI VORREI METTERE TUTTE I MOBILI DENTRO UNA STATNZA, FARE UNA BELLA SCOPATA E LIBERARE ALMENO IL SOGGIORNO , E COSI’ DOMANI QUANDO IL PROFESSORE TORNA, SE LI PRENDE E SE NE VA
RAFFAELE/ E SE VOLETE VE LO FACCIO IO QUESTO SERVIZIO
CONCETTA/ SI , E VI RINGRAZIO , PERO’ VI DOVETE PRENDEREI SOLDI , (mostra) PERCHE’ IO NON VOGLIO AVERE DEBITI CON NESSUNO
RAFFAELE/ MA NON VI PREOCCUPATE , NON CI STANNO PROBLEMA , COME SI DICE… , I SOLDI SONO LA PRIMA COSA ,
ZAZZA/ CRETINO, QUELLA E’ LA SALUTE
CONCETTA/ VABBE’ ALLORA FATEMI IL LAVORO E POI MI DITE QUANDO VI DEVO DARE
RAFFAELE/ SI, SI INIZIO SUBITO , NON VI PREOCCUPATE E FACCIO PURE PRESTO PERCHE’ SAPETE OGGI E’ SABATO E IL SABATO E' SEMPRE UN GIORNO SPECIALE … IL SABATO MIA MOGLIE LO SA BENE, ( eccitato) SI DEVE PREPARARE….
ZAZZA/ QUESTO MI FA VENIRE IL VOLTASTOMACO …
CONCETTA/ E VA BENE , DON RAFE' FATE TUTTO COME ABBIAMO STABILITO, E QUANDO AVETE FINITO, CHIUDETE LA PORTA E VE NE ANDATE, SIAMO D’ACCORDO?
RAFFAELE/ SIGNORA CONCE’ ANDATE PURE E STATE SENZA PENSIERI.. ( si guarda intorno) MAMMA MIA E CHE GIORNATA, INCOMINCIAMO DA QUESTO MOBILE QUA, MA PRIMA UN PO’ DI WHISKY ( riempie il bicchiere e lo beve tutto) AH… ADESSO SI, ( zazzà quando lui si allontana lo riempie di nuovo) PRIMA IL DIVANO, UH MAMMA MIA E COME E’ PESANTE, NO, NO, INIZIAMO DA QUESTO QUA E’ MEGLIO ( credenza) ... MA PRIMA … FACCIAMO BENZINA ( va a bere) MA (guarda il bicchiere pieno) MA COME E’ GIA’ PIENO?
RAFFAELE/ FORSE PRIMA L’HO RIEMPITO E NON L’HO BEVUTO ( beve, poi tenta di spostare il mobile, , zazzà riempie di nuovo il bicchiere) …UH MAMMA MIA , MA E’ TUTTO PESANTE IN QUETA CASA ( già un po’ brillo, va di nuovo a bere) UH MAMMA MIA ANCORA?, IL BICCHIERE E’ DI NUOVO PIENO COME E’ POSSIBILE? UN MOMENTO FORSE HO CAPITO
RAFFAELE/ IL BICCHIERE LO RIEMPIO IO COL PENSIERO ( alza il bicchiere) , PERCIO’ STA SEMPRE PIENO COME PENSO DI BERE SI RIEMPIE IL BICCHIERE, (beve) E PER FORZA SENNO’ CHI LO RIEMPE QUESTO BICCHIERE?
ZAZZA’/ ( al pubblico) QUESTO E’ TUTTO SCEMO ADESSO GLIELA FACCIO FARE ADDOSSO DALLA PAURA, MI FACCIO SENTIRE
RAFFAELE/ FACCIAMO PRIMA UNA BELLA SCOPATA (cantato ( motivo inventato) mentre scopa per la casa mezzo ubriaco) COME E' BELLO LAVORARE SE C’E A CASA QUALCUNO CHE TI ASPETTA, CERCHI SEMPRE DI FAR PRESTO, PERCHE’ SAI CHI TI ASPETTA, MARGHERITA , (ballato con la scopa)"TU SEI MEGLIO DI UN VIAGGIO ALLE BAAHAMAS , DI UNA GIORNATA PIENA DI SOLE , E DI UN PIATTO DI AMCCHERONI…..
ZAZZA’/ …(con lo stesso tono di voce) DI UN PIATTO DI MACCHERONI (stesso motivo)
RAFFAELE/(sputa il whisky) MA CHE C’E L'ECO QUESTA CASA... (cantato) UN PIATTO DI MACCHERONI
ZAZZA’/(ripete) UN PIATTO DI MACCHERONI (stesso motivo)
RAFFAELE/ MAMMA MIA (beve, impaurito ) FORSE MI STO' IMPRESSIONANDO. MA LLORA E’ VERO CI SONO GLI SPIRITI IN QUESTA CASA, MA NON PUO' ESSERE... (cantato) MARGHERITA TU SI TUTTA A VITA MIA , NON MI IMPORTA DEL PASSATO, NON MI MPORTA CHI TI HA AVUTO ( motivo resta cu me di D. modugno)
ZAZZA’/ (continua la canzone) RESTA CU ME , CU ME
RAFFAELE/ UH MAMMA MIA, QUESTO WHISKY NON E' BUONO (beve) GLI SPIRITI NON CANTANO
RAFFAELE/ (beve, cantato) UN PIATTO DI MACCHERONI
ZAZZA’/ (cantato) UN PIATTO DI AMCCHERONI
RAFFAELE/ (cantato) QUESTO FATTO MI FA RIDERE
ZAZZA/ (cantato stesso motivo) QUESTA CANZONE NON LA CONOSCO
RAFFAELE/ ( zazzà va ad accendere e spegnere la luce) MA CHE STA SUCCEDENDO, MI STO IMPRESSIONANDO MI STO' IMPRESSIONANDO... UH MAMMA MIA MI GIRA LA TESTA, E’ MEGLIO SE ME NE VADO (gridato) MARGHERITA STO VENENDO, STO VENENDO, ( fa per raggiungere la porta, ma cade svenuto a terra, )
ZAZZA’/ RAFFAELE TE LA SEI FATTA SOTTO , AH, AH, AH ( spegne le luci ed esce stanza fortunato)
(DOPO CHE E’ USCITO SI SENTONO 3 RINTOCCHI DI MEZZANOTTE, …ARRIVA IL KILLER CON TORCIA E VESTITO DI NERO, è un imbranato)
MICHELE/ MA DICO IO MA CHI MEL’HA FATTO FARE DI VENIRE, SI PERO’ ADESSO CHE CI SONO FACCIAMO TUTTO CON CALMA SENZA FARE GUAI E SOPRATTUTTO SENZA FARE RUMMORE ( gli cade la torcia) LE ULTIME PAROLE FAMOSE… IO STO TROPPO NERVOSO E QUESTO LAVORO NON LO DOVEVO ACCETTARE, MA 5 MILIONI MI SERVIVONO COME IL PANE, E ALLORA ECCOMI QUA , MA COMME SI ACCENDE QUESTA TORCIA, NON VEDO NIENTE…. AH ECCO QUA , SEMBRA PROPRIO CHE QUI NON CI SIA NESSUNO, MEGLIO COSI’……( vede il morto) AH IL MORTO…. IL RPOFESSORE SI E’ UCCISO, MENO MALE , CE L’HA FATTA DA SOLO , E BRAVO IL’ PROFESSORE, ( al morto) PROFESSORE HAI FATTE PROPRIO BENE , PERCHE’ IO NON TI POTEVO PROPRIO UCCIDERE, LA PISTOLA, QUESTA QUA E’ CARICATA A SALVE, PROFESSORE IO SONO UN LADRO E NO, UN ASSASSINO, E SE TU NON SVENIVI CON LO SPARO A SALVE , TI DAVO UNA BOTTA IN TESTA MI PRENDEVO I SOLDI E ME NE ANDAVO , E INVECE TU MII HAI TOLTO O’ FASTIDIO, TI SEI UCCISO DA SOLO, E IO ADESSO MI PRENDO I SOLDI E ME NE VADO, ( cerca nella tasca sinistra) , MA QUA NON CI STA NIENTE, AH SI, SI, AVEVA DETTO LA DESTRA, A STASCA DESTRA, ( cerca) ECCO QUA , QUA QUALCOSA C’E, VEDIAMO ….5 EURO E UN BIGLIETTO DEL BANCALOTTO, IL PROFESSORE MI HA FATTO IL PACCOTTO
(BUSSANO LA PORTA)
MICHELE/ ( impaurito) MADONNA
NICOLA/ (impaurito) ' HANNO BUSSATO E ORA’ CHE FACCIO? MI NASCONDO, MI NASCONDO ( esce fuori al balcone)
CONCETTA/ ( fuori scena) DON RAFFAELE APRITE, SONO CONCETTA
( Michele dimentica la torcia sul tavolo)
MICHELE/ MANNAGGIA, HO DIMENTICATO LA TORCIA… ( esce e la va riprendere, poi si nasconde di nuovo, tutto di corsa)
CONCETTA/ ( fuori scena) DON RAFE' SE CI SIETE APRITE, SONO CONCETTA
MICHELE/ GESU’ E IL MORTO LO LASCIO LA’? ( lo trascina con i piedi nella stanza di Fortunato, lui esce fuori al balcone )
(Fuori scena)) DON RAFFALELE CI STA VOSTRA MOGLIE A TELEFONO CHE VI VUOLE PARLARE, PER FAVORE APRITE ….SIGNORA MARGHERITA NON MI RISPONDE NESSUNO, E CERTO CHE TENGO LE CHIAVI , SONO LA PROPRIETARIA,, E VA BENE ORA ENTRO, NON VI PREOCCUPATE STATE CALMA, ( apre con le chiavi; accende le luci, ha il cellulare in mano) FORSE SI E’ ADDORMENTATO, DON RAFFAELE', DON RAFFAELE STATE QUA? VOSTRA MOGLIE, STA TUTTA PREOCCUPATA? DON RAFFAELE CI SIETE ( mentre guarda in giro)
MICHELE (a voce alta) NON CI STA E' MORTO
CONCETTA/ NON VI PREOCCUPATE SONO SICURA CHE NON GLI E’ SUCCESSO NIENTE DI GRAVE, E’ SICURAMENTE COME AVETE DETTO VOI , MA PERCHE’ SI UBRIACA SPESSO? AH HO CAPITO…COMUNQUE QUA NON CI STA
MICHELE/ (pensieri ad alta voce) E' MORTO È MORTO…ANDATE VIA
CONCETTA/ SIGNORA MARGHERITA FACCIAMO COSI ASPETTATE FINO A DOMANI MATTINA, SE PER DOMANI MATTINA NON E' ANCORA TORNATO VOI ANDATE ALLA POLIZIA E DENUNCIATE LA SCOMPARSA MI DISPIACE MA DON RAFFAELE QUA NON CI STA' , CHE COSA? L’ODORE? MA PERCHE’ VOSTRO MARITO CHE ODORE TIENE?
MICHELE ( gridato) UN ODORE DI MUNNEZZA
CONCETTA/ CIPOLLA? VOSTRO MARITO ODORA DI CIPOLLA, E CHE BELLA COSA….E VABBE’ FACCIAMO QUEST’ALTRO TENTATIVO, ADESSO ODORO E VI FACCIO SAPERE, (odora per la stanza) EFFETTIVAMENTE L’ODORE DI CIPOLLA SI SENTE ,
MICHELE/ QUESTA NON E’ UNA DONNA, E’ UN BIT BULL
CONCETTA/ SI, SI PURE MIO MARITO ODORA, PENSANDOCI BENE QUANDO TORNA A CASA SENTO SEMPRE UN PROFUMO DI ROSE
MICHELE / E QUELLO E’ IL PROFUMO DELL’AMANTE, MA SE ADESSO NON TE NE VAI IO TI SPARO DENTRO AL NASO
RAFFAELE/ (uscendo cantato dalla stanza) UN PIATTO DI MACCHERONI
MICHELE/ (allarmato) GESU’ SI E’ SVEGLIATO IL MORTO
CONCETTA/ (sorpresa) DON RAFFAELE…. ALLORA C’ERAVATE, SIGNORA MARGHERITA STA QUA , E’ VIVO SI, SI ADESSO SUBITO LO FACCIO VENIRE A CASA, ARRIVEDERCI., DON RAFFAELE ’ MA CHE E’ SUCCESSO?
RAFFAELE/ (ubriaco) IO NON LO SO' CHE E' SUCCESSO, IO NON MI RICORDO,
MA PERCHE’ STAVATE CHIUSO NELLA STANZA?
IO NON LO SO PERCHE’ STAVO NELLA STANZA, QUALCUNO MI HA CHIUSO IN QUELLA STANZA, IO PERCHE’ DOVEVO ANDARE NELLA STANZA?
E LO VOLETE SAPERE DA ME’,
IO DENTRO LA STANZA NON CI VOGLIO STARE, IO VOGLIO STARE VICINO A TE MARGHERITA OGGI E’ SABATO, TI SEI PREPARATA? , ( scambiando concetta per margherita, si butta addosso)
CONCETTA/ DON RAFFAELE MA CHE FATE, IO SONO CONCETTA E NO MARGHERITA, VOSTRA MOGLIE STA A CASA , DON RAFFAELE MA QUANTI BICCHIERE DI VINO VI SIETE BEVUTO?
RAFFAELE/ POCO…HO BEVUTO QUALCHE BICCHIERINO MA NON DI VINO, MA DI JOHN WRUEKKELE, MA POCO PERÒ' DUE O TRE, SIK, MA IO UNA COSA SOLO VORREI ADESSO
CONCETTA/ E CHE VOLETE DON RAFFAELE?
RAFFAELE/(cantato) UN PIATO DI MACCHERONI
CONCETTA/ SIG.RAFE' SU, ANDIAMO, RIPRENDETEVI, CHE VOSTRA MOGLIE STA IN PENSIERO, LEI NON E’ VENUTA , PER VIA DELLA BAMBINA CON LA FEBBRE MA COME TORNATE A CASA VI HA PREPARATO UNA BELLA SORPRESA….
E QUELLO MARGHERITA MI VUOLE BENE
CONCETTA/ E COME NO, MI HA DETTO CHE VI DEVE FARE LA FACCIA COME UN PALLONE….
RAFFAELE/ SIGNORA CONCE' PERO' IL LAVORO VE L’HO FATTO, AVETE VISTO?
CONCETTA/ SI, SI GRAZIE , AVETE FATTO PROPRIO UN BEL LAVORO…GRAZIE, PERO’ ADESSO ANDATE A CASA
RAFELE/ ME SENTE LE COSCE MOLLE, MOLLE, (tremanti)
CONCETTA/ ASPETTATE ADESSO VI AIUTO…( escono) ANDIAMO PIANO, PIANO
RAFFAELE/ UN PIATTO DI MACCHERONI (Raffaele si appoggia su Concetta , escono e spengono le luci )
MICHELE/ ( Esce dal balcone) FINALMENTE SE NE SONO ANDATI
E ADESSO CHE FACCIO? RAFFELE NON E' IL PROFESSORE, E’ SOLO UN MORTE DI FAME PEGGIO DI ME , PERO’ LA CASA DEL PROFESSORE È QUESTA E’SICURO, LA CHIAVE STAVA SOTTO IL CACTUS PROPRIO COME AVEVA DETTO LUI, , MA SE NON E’ MORTO E QUAN NON CI STA, IL PROFESSORE ADDO DOVE STA? VEDIAMO SE TROVO QUALCOSA DI SOLDI COSI’ ME NE VADO, VEDIAMO DI LA’ (esce nella comune)
(una risata sarcastica si sente nell'aria, esce Zazza che si siede in disparte)
P.AUGUSTO/ ( bussano con le mani la porta) PROFESSORE APRITE, SONO PADRE AUGUSTO,VI SCONGIURO NON LO FATE, PROFESSORE HO LETTO LA LETTERA, APRITE
ZAZZA/ AH QUESTO PRETE E’ PROPRIO SCOCCIANTE , MA ADESSO CHE VUOLE….
P.AUGUSTO/ PROFESSORE, VOI TENETE RAGIONE, VI SONO SUCCESSE TROPPE COSE STORTE, MA VIVERE E’ MEGLIO CHE MORIRE
ZAZZA/ HA LA FATTO LA SCOPERTA DEL SECOLO
P.AUGUSTO/ PROFESSORE APRITE, NON MI DITE DI NO
ZAZZA/ IO NON TI DICO PROPRIO NIENTE ( ironico)
P.AUGUSTO/ FATEMI ENTRARE LO SO CHE CI SIETE
ZAZZA/ AH E’ PROPRIO TESTARDO, E VA BENE VUOI ENTRARE? E ALLORA ENTRA ( apre la porta, entra padre augusto con cappotto che lascia vedere il pigiama sempre fasciato alla testa)
P.AUGUSTO/ LO SAPEVO CHE C’ERAVATE , SIGNOR FORTUNATO MENTRE DORMIVO HO AVUTO UN’ILLUMINAZIONE E ALLORA HO CAPITO TUTTO, HO LETTO LA LETTERA CHE MI AVETE DATO, E HO AVUTO LA CONFERMA CHE VI VOLEVATE UCCIDERE ( lo dice lentamente) MA PERCHE’ LO VOLETE FARE?
ZAZZA/ ( con la stessa intonazione lentamente) MA PERCHE NON TI FAI I FATTI TUOI?
P.AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO , SIGNOR FORTUNATO DOVE SIETE? (cercandolo)
ZAZZA/ NON CI STA
P.AUGUSTO/ SIGNOR FORTUNATO NON VI NASCONDETE, NON VI VERGOGNATE, USCITE FUORI
( bussano la porta)
P. AUGUSTO/ MADONNA DI FATIMA, CHI E’
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO APRITE SONO LA SIGNORA CONCETTA
P.AUGUSTO/ ( apre) LA SIGNORA CONCETTA?
ZAZZA/ E’ ARRIVATA PURE CONCETTINA..
P.AUGUSTO/ SIGNORA CONCETTA E CHE CI FATE QUA?
CONCETTA/ ( in vestaglia) AH IO CHE CI FACCIO QUA?, E VOI PIUTTOSTO? CON TUTTO IL CASINO CHE AVETE FATTO, MI AVETE SVEGLIATO,
P. AUGUSTO/ MA VOI ABITATE ALL’ULTIMO PIANO
CONCETTA/ L’ULTIMO PIANO…, QUELLI TRE PIANI SONO, PADRE AUGUSTO IO STO SEMPRE CON LE ORECCHIE APERTE , SENTO TUTTO
ZAZZA/ QUESTA INVECE DELLE ORECCHIE TIENE UN’ ANTENNA PARABOLICA
P.AUGUSTO/ MI DOVETE SCUSARE MA SONO VENUTO PER UNA QUESTIONE DI VITA E DI MORTE, IL PROFESSORE SI VUOLE UCCIDERE
CONCETTA/ E A VOI CHI VE L’HA DETTO?
P.AUGUSTO/ ADESSO E’ UNA QUESTIONE UN PO’ LUNGA DA SPIEGARE, IL SOGNO, LA LETTERA, LASCIAMO PERDERE, PIUTTOSTO VISTO CHE CI SIETE ANCHE VOI , AIUTATEMI A CERCARLO
CONCETTA/ MA CHI VOLETE CERCARE? IL PROFESSORE , NON STA QUA STA IN CARCERE
P. AUGUSTO/ IN CARCERE ?
CONCETTA/ PROPRIO COSI’ IN CARCERE
P.AUGUSTO/ E PERCHE’ ?
CONCETTA/ PROFESSORE LA STORIA E’ LUNGA…ADESSO SENTITA A ME , ANDIAMOCENE CHE QUESTA CASA MI FA IMPRESSIONE
ZAZZA/ PADRE AUGUSTO, VATTENE CHE TI CONVIENE
P. AUGUSTO/ UN MOMENTO, UN MOMENTO, SE VOI DITE CHE IL PROFESSORE E’ IN CARCERE, E CHE QUINDI NON E’ IN CASA, MA ALLORA CHI MI HA APERTO LA PORTA?
CONCETTA/ IL FANTASMA, PADRE AUGUSTO ANDIAMO VIA FACCIAMO PRESTO
P.AUGUSTO/ MA QUALE FANTASMA, NON DICIAMO SCIOCCHEZZE
ZAZZA/ AH SI…E PRENDITI QUESTA BELLA SCIOCCHEZZA TOH ( gli da un calcio)
P. AUGUSTO/ AH, MADONNA DI FATIMA
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO CHE E’ STATO?
P.AUGUSTO/ QUALCUNO MI HA DATO UN CALCIO
ZAZZA/ E ADESSO TI DO’ ANCHE UNO SCHIAFFO TOH
P.AUGUSTO/ AH …MADONNA DI LOURDES
ZAZZA/ MA QUANTE MADONNE CI SONO…
CONCETTA/ PADRE AUGUSTO UN ALTRO CALCIO?
P.AUGUSTO/ NO, STAVOLTA E’ STATO UNO SCHIAFFO
CONCETTA/ E SECONDO VOI CHI E’ STATO?
P.AUGUSTO/ UNA MANO INVISIBILE
CONCETTA/ …PADRE AUGUSTO INVISIBILE UN CORNO, QUELLO E’ LO SPIRITO, SENTITA A ME ANDIAMO VIA SENNO’ VA A FINIRE CHE ( lo prende) LA MANO INVISIBILE VI FA USCIRE IL SANGUE DAL NASO
P.AUGUSTO/ NO , AL NASO CI TENGO PARTICOLARMENTE
CONCETTA/ E ALLORA STATEMI A SENTIRE ANDIAMO VIA , E NON VI PREOCCUPATE, IL PROFESSORE STA IN CARCERE STATE TRANQUILLO ANDIAMO ( s lo prende sotto braccio e lo porta fuori)
ZAZZA/ AH FINALMENTE SE NE SONO ANDATI, MA SE QUESTO PRETE TORNA DI NUOVO, STAVOLTA GLI SPACCO UNA BOTTIGLIA IN TESTA
(Michele esce dalla comune e va nella stanza di fortunato)
MICHELE/ DI QUA NON C’E’ STA NIENTE, INCREDIBILE, FAME TOTALE, NEMMENO UN OGGETTO D’ORO HO TROVATO, CHE SO’ UNA SPILLA UN BRACCIALE, NIENTE , NIENTE DI NIENTE, ANDIAMO A VEDERE DI LA’
ZAZZA’/ MA QUESTA CASA STA PIENA DI GENTE
FORTUNATO/ ( entra ed accende le luci) AH FINALMENTE SONO TORNATO, MA MA VOI GUARDATE UN PO’ UNA GIORNATA INTERA FUORI CASA MENOMALE CHE ALLA FINE MI HANNO CREDUTO CHE SI E’ TRATTATO DI UN INCIDENTE, ….E SOPRATTUTTO CHE NESSUNO HA FATTO LA DENUNCIA
ZAZZA/ FORTUNATO SEI TORNATO?
FORTUNATO/ ZAZZA? SE ERI UN ESSERE UMANO MI FACEVI PIU’ PAURA , SI SONO TORNATO MA SOLO PER FARE UNA COSA
,
ZAZZA/ LO SO, ORMAI SEI ARRIVATO ALLA FINE, SONO VENUTO AD AIUTARTI
FORTUNATO/ IO NON VOGLIO NIENTE DA TE, SE HO DECISO DI MORIRE LA COLPA E' SOPRATTUTTO TUA TU MI HAI DISTRUTTO UNA FAMIGLIA
ZAZZA/ (ride) IO? FORTUNATO IO NUN HO DISTRUTTO PROPRIO NIENTE, FORTUNATO TU TI UCCIDI PERCHE’ SEI UN UOMO SOLO, SOLO E DISPERATO
FORTUNATO/ SEI TU CHE MI HAI PORTATO A QUESTO, MA TU, TU QUANDO TE NE VAI?
ZAZZA/ IO? IO ME NE VADO QUANDO TE NE VAI TU, PERCHE' IO SONO UNA PARTE DI TE , ALLORA NON L'HAI CAPITO?
FORTUNATO/ IO NON HO CAPITO NIENTE ( va sul divano)
ZAZZA/ (si alza e va a centro scena; prima era seduto vicino al tavolo) FURTUNA IO SONO QUELLA PARTE DI TE CHE FA PIU’ SCHIFO, QUELLA CHE TU NON VUOI VEDERE, QUELLA CHE NASCONDI TUTTI I GIORNI DIETRO UN FALSO SORRISO, QUELLA CHE GENERA IL MALE, I PENSIERI BRUTTI, L'ODIO, LA MALVAGITA', QUELLA CHE TI FA USCIRE PAZZO, PROPRIO COME E' SUCCESSO A TE, MA NON TI PREOCCUPARE SIETE TUTTI UGUALU VOI ESSERE UMANI
FORTUNATO/ FACCIAMO TUTTI SCHIFO
ZAZZA/ QUESTO LO DECIDETE GIORNO PER GIORNO , CON LE VOSTRE PAROLE , CON I VOSTRI PENSIERI, MA SOPRATUTTO CON I FATTI, MA QUANSO I PENSIERI E I FATTI INIZIANO AD ESSERE TUTTI BRUTTI, ALLORA VUOL DIRE CHE IL MALE CHE TIENI DENTRO HA SUPERATO IL BENE , E ALLORA NON DORMI PIU' , VAI IN DEPRESSIONE, TI PRENDI L'ESAURIMENTO, NON TIENI CAREZZE , SORRISI E PAROLE BUONE PER NESSUNO, NEMMENO PER LE PERSONE PIU' CARE, RIMANE SOLO FORTUNATO, SOLO TU E IL MALE CHE TIENI DENTRO
FORTUNATO/ E TU CHEC’ENTRI, CHE C'ENTRI?
ZAZZA/ E QUANDO SUCCEDE TUTTO QUESTO , ALLORA ARRIVO IO, IO CHE SONO IL PENSIERO PIU’ BRUTTO, MA SONO PURE QUELLO CHE TI LIBERA DA QUESTA MALEDIZIONE, DAGLI INCUBI, DAI SENSI DI COLPA, E ADESSO FAI PRESTO CHE TI ASPETTO AL PADIGLIONE INFERNO , CIAO FORTUNATA (esce porta principale)
FURTUNATO/ NON E' VERO NIENTE, TU NON SEI NESSUNO, ( si alza e va verso la porta l’apre e continua a parlare) E SE SEI UN UOMO ... CIOE' UNO SPIRITO TORNA INDIETRO, TORNA INDIETRO MI HAI SENTITO?
MICHELE/ MANI IN ALTO NON TI VOLTARE CHE TI SPARO
FORTUNATO/ ( alza le mani , sempre di spalle) MADONNA CHI E'?
MICHELE/ CHI SIETE, E CHE CI FATE IN QUESTA CASA?
FORTUNATO/ SONO IL PROPRIETARIO DELLA CASA… SONO FORTUNATO
MICHELE/ SIETE QUELLO CHE CHIAMANO IL PROFESSORE, QUELLO CHE VUOLE MORIRE?
FORTUNATO/ SI, SI SONO IO
MICHELE/ (come fossero amici ) PROFESSO'RE FINALMENTE, SIETE ARRIVATO
PROFESSORE NON ABBIATE PAURA SONO L'AMICO VOSTRO,
FORTUNATO/ ( girandosi) VOLETE DIRE MICHELE?
MICHELE/ ESATTAMENTE
FORTUNATO/ AH CHE PIACERE VEDERVI ( gli dà la mano)
MICHELE/ VI STO ASPETTANDO DA MEZZANOTTE, MA DOVE SIETE STATO?
FORTUNATO/ EH SI SAPESTE…, UNA GIORNATA TERRIBILE, AH COMME SO'NO CONTENTO DI VEDERVI, MI FA PROPRIO PIACERE, CHE STATE ANCORA QUA, PENSAVO CHE VE NE FOSTE ANDATI, E GIA' MI PREOCCUPAVO COME DOVEVO FARE,
MICHELE/ PROFESSO' NON CI SONO PROBLEMI , IO STO QUA, ADESSO PERO’LASCIAMO PEDERE LE CHIACCHIERE … I SOLDI LI TENETE?
FORTUNATO/ SI, SI, LI TENGO IN TASCA, STANNO QUA (li mostra,) ECCO ,QUESTA, E’ STATA L’ULTIMA GENTILEZZA DI MIA MOGLIE
MICHELE/ CI STANNO TUTTI?
FORTUNATO/ SI, SONO 5 MILIONI, COME ABBIAMO CONCORDATO,
MICHELE/BENISSIMO ALLORA POSSIAMO PROCEDERE , PROFESSO' SIETE ANCORA CONVINTO DI VOLER MORIRE?
FORTUNATO/ SI, SI ORA PIU' DI PRIMA , PERCHE' TENGO UN CONTO IN SOSPESO
MICHELE/ E DOVE VOLETE MORIRE ?
FORTUNATO/ VOGLIO MORIRE SEDUTO
MICHELE/ BENE, ALLORA FACCIAMO PRESTO, SISTEMATEVI CHE , TENGO DA FARE UN ALTRO SERVIZIO
FORTUNATO/ SI, SI SUBITO , ECCO FATTO SONO PRONTO ( si sistema con la sedia al centro della scena, Michele di lato con la pistola puntata alla tempia) ALLORA VI SPARO?
FORTUNATO/ SI, MA MI RACCOMANDO FATE UNA COSA VELOCE , MA….(commosso e impaurito) ANDATE …PIANO, PIANO GESU’ PERDONAMI (si fa il segno della croce)
MICHELE/ PROFESSORE?
FORTUNATO/ UN MOMENTO, UN MOMENTO , TENETE UNA SIGARETTA?
MICHELE/ PROFESSORE MI DISPIACE MA NON FUMO, PROFESSORE IL FUMO FA MALE
FORTUNATO/ E VA BENE, TENETE RAGIONE, , TANTO ADESSO FINALMENTE MI TOLGO IL VIZIO , ANDATE AVANTI
MICHELE/ UN MOMENTO
FORTUNATO / CHE C’E’?
MICHELE/ PROFESSO' MA TOGLIETEMI UNA CURIOSITA' MA QUALE E’ QUESTO CONTO IN SOSPENSO CHE TENETE CON L 'ALDILA'?
FORTUNATO/ ( arrabbiato) DEVO ANDARE AL GIRONE INFERNO E DEVO FARE UN MAZZIATONE A UNA PERSONA CHE CONOSCO IO, GLI DEVO FAR USCIRE IL SANGUE
MICHELE/ E COME SI CHIAMA QUESTA PERZONA?
FORTUNATO/ SI CHIAMMA ZAZZA’, GLI DEVO FARE LA FACCIA COME UN PALLONE (gestuale)
MICHELE/ HO CAPITO TUTTO (indica a che è pazzo)
FORTUNATO/ ALLORA MI SPARATE?
MICHELE/ SIETE PRONTO?
FORTUNATO/ SI, SI, SONO PRONTO SPARATE
MICHELE/ (chiamando) PROFESSORE
FORTUNATO/ ( fortunato si gira verso michele) CHE C'E'?
NICOLA/ GUARDATE LA' (indicando sull'altro lato).
FORTUNATO/ ADDO'? (il professore si gira dall’altro lato, si spengono le luci poi si sente un colpi di pistola , Michele esce dalla porta principale il professore svenuto sulla sedia con la testa abbassata -SIPARIO- .
FINE